Pillola dei 5 giorni dopo, cade l’obbligo di ricetta anche per le minorenni
L’AIFA fa decadere l’obbligo di ricetta per la “pillola dei 5 giorni dopo” anche per le pazienti minorenni. Ecco cosa cambia in Italia.
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha stabilito che non sarà più necessaria la prescrizione medica per dispensare alle minorenni la cosiddetta “pillola dei 5 giorni dopo“, il farmaco utilizzato per la contraccezione di emergenza fino a cinque giorni dopo il rapporto.
La decisione è arrivata lo scorso 8 ottobre con la Determina n. 998, che cambia la classificazione del farmaco EllaOne (ulipistral acetato) da “Medicinale soggetto a prescrizione medica da rinnovare volta per volta (RNR)” per le pazienti di età inferiore ai 18 anni a “Medicinale non soggetto a prescrizione medica ma non da banco (SOP)“, senza fare più alcuna distinzione sull’età delle pazienti.
A spiegare il perché di questa decisione è stato Nicola Magrini, Direttore Generale dell’AIFA:
Si tratta di uno strumento altamente efficace per la contraccezione d’emergenza per le giovani che abbiano avuto un rapporto non protetto, entro i cinque giorni dal rapporto, ed è anche, a mio avviso, uno strumento etico in quanto consente di evitare i momenti critici che di solito sono a carico solo delle ragazze. Voglio sottolineare che si tratta di contraccezione di emergenza e che non è un farmaco da utilizzare regolarmente.
Al momento dell’acquisto in farmacia, precisano dall’AIFA, “il farmaco sarà accompagnato da un foglio informativo che ha lo scopo di promuovere una contraccezione informata ed efficace ed evitare un uso inappropriato della contraccezione di emergenza“.
Al foglio informativo allegato al farmaco sarà affiancato presto un sito internet ad hoc che conterrà informazioni e indicazioni approfondite sulla contraccezione. Il farmaco è presente ormai dal 2017 nella lista dei farmaci essenziali stilata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e la scelta di renderlo più facilmente accessibile è volta a tutelare la salute fisica e psicologica delle adolescenti.
L’AIFA, infatti, precisa che “la maggior parte delle gravidanze adolescenziali non sono pianificate e molte terminano con un aborto“:
L’evento nascita nelle adolescenti si accompagna spesso a situazioni di rischio, connesse sia alla difficoltà della giovane madre di accedere ai servizi materno-infantili, sia a una serie di problematiche di notevole portata sul piano interpersonale e psicologico: le madri adolescenti, infatti, hanno non solo meno probabilità di portare a termine gli studi e di conseguenza una minore possibilità di occupazione e di futuro inserimento nel mondo del lavoro, ma anche maggiori probabilità di crescere i propri figli da sole e in povertà. La gravidanza adolescenziale, inoltre, è associata a un più elevato rischio di morbosità/mortalità perinatale.