De Magistris: “Campania andrà in lockdown per colpa di De Luca”

Il sindaco di Napoli accusa la Regione per la mancanza dei provvedimenti necessari al contenimento della seconda ondata di Covid-19

20 Ottobre 2020 11:31

Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, non usa mezze misure per descrivere l’attuale situazione della Campani: la regione andrà in lockdown nei prossimi giorni, al massimo nelle prossime settimane, a causa di errori commessi dal governatore Vincenzo De Luca. “Penso ci siano stati errori molto gravi della Regione e non è uno scaricabarile, i numeri parlano da soli. In Campania andremo sicuramente in lockdown”, dichiara l’ex magistrato intervenendo a ‘Radio anch’io’ su Rai Radio 1. Il primo cittadino di Napoli è inoltre sicuro che  “se il trend continua così”, la chiusura totale sarà decretata già “a fine ottobre”.

Si tratterebbe di un impatto devastante sull’economia di un territorio già martoriato e che non riesce a garantire spesso nemmeno i servizi sanitari minimi. “Le persone a casa sono sole – prosegue De Magistris -appena aumenta la febbre vanno in ospedale, il virus è fuori controllo, la medicina territoriale è stata smantellata già prima della pandemia. De Luca ha vietato anche ai medici di dire la verità. Il tampone viene fatto dopo molti giorni. Il problema non sono i ragazzi, non prendiamocela con i cittadini che hanno avuto in gran parte un atteggiamento responsabile”. Insomma, la movida non c’entrerebbe nulla con le nuove misure restrittive e se si andrà in lockdown in Campania è solo perché non c’è stata una strategia rigorosa nella seconda fase, dopo la prima ondata di contagi. Il sindaco di Napoli è molto preoccupato soprattutto perché “sono rimasti 15 posti in terapia intensiva”.

De Magistris contro De Luca: “Errori su scuola e sanità”

Gli ospedali della Campania, insomma, difficilmente riuscirebbero a fare fronte ad ospedalizzazioni di massa. “In questi mesi – ha aggiunto il primo cittadino a ‘Non stop news’ su Rtl 102.5 – non si è riusciti a rafforzare la rete territoriale di sanità pubblica, non si sono rafforzati i posti letto, le terapie intensive, i medici, i tamponi o il tracciamento. Abbiamo una ventina di posti in terapia intensiva rimasti e una cinquantina in reparto”.

Quanto alle scuole, invece, De Magistris condanna in maniera secca la decisione di passare alla didattica a distanza, esattamente come già fatto dalla ministra della scuola, Lucia Azzolina. “Che tristezza chiudere le scuole appena riaperte. Adesso il tema centrale è facciamo presto. In questo momento bisogna essere uniti, bene la marcia indietro del Governo, Conte forse era stanco l’altra sera in conferenza stampa. La gente sta capendo che bisogna essere responsabili – insiste – ma non rinunciare subito agli altri diritti”.

“Nessuna criticità a Napoli”

Infine, in merito alla misure disposta dal nuovo Dpcm, che prevede la chiusura di quartieri nei quali si dovesse verificare sovraffollamento, De Magistris sottolinea che a Napoli non ci sono al momento “particolari criticità” da far ipotizzare la chiusura di strade o piazze. “Continueremo a fare come sempre fatto  e i risultati ci danno ragione. Anche ieri al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, il questore ha detto che non ci sono particolari criticità. Continueremo a effettuare i controlli con equilibrio e con rigore, senza caccia al nemico. La gente risponde sempre meglio, le mascherine ormai ce le hanno veramente tutti. Laddove dovessimo verificare qualche isolata criticità – conclude – aumenteremo i controlli e, se nel caso, interverremo in altro modo, ma per ora da questo punto di vista non ci sono particolari criticità”. Niente coprifuoco, insomma, per ora.

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