Conte: “Didattica in presenza è a rischio”. Di Maio: “Il prossimo DPCM sarà più restrittivo”
Sia il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte sia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sono intervenuti oggi alla Festa del Foglio. Il Premier ha parlato di vari argomenti tra cui la scuola, ammettendo che la didattica in presenza è a forte rischio. Ha detto che la scuola non è un tema solo
Sia il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte sia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sono intervenuti oggi alla Festa del Foglio. Il Premier ha parlato di vari argomenti tra cui la scuola, ammettendo che la didattica in presenza è a forte rischio. Ha detto che la scuola non è un tema solo culturale, ma bisogna considerare anche il rapporto interpersonale che, interagendo con dispositivi elettronici, purtroppo rischia di essere oscurato. tuttavia, Conte ha aggiunto:
La curva del contagio ha avuto un’impennata così ripida che rischia di mettere in discussione la didattica in presenza e alcuni presidenti di regione hanno chiuso le scuole, ma questo non è il nostro obiettivo: riteniamo di dover continuare a difendere per quanto è possibile, e pensiamo sia possibile, la didattica in presenza ma dobbiamo mantenerci vigili per seguire e assicurare l’obiettivo primario: la salvezza del Paese, la tutela della salute e la protezione del tessuto economico.
Poi il Premier ha detto:
Stiamo realizzando una strategia a livello nazionale, abbiamo adottato misure che, purtroppo per la rapida ascesa del contagio, si sono succedute ma nel frattempo a livello regionale i governatori stanno adottando misure ancora più restrittive. Il quadro nazionale di misure speriamo serva a contenere e mitigare il contagio e nello stesso tempo è un quadro integrato da decisioni regionali.
Conte ha anche scongiurato il rischio di un lockdown nazionale e, ottimisticamente, ha detto che è probabile che in primavera saremo finalmente fuori dalla pandemia.
Di Maio: “Anticipare le mosse per evitare che la curva peggiori”
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha fatto anch’egli un’ammissione, che è poi la conferma di quello che tutti ci aspettiamo: un nuovo DPCM più restrittivo dei precedenti, visti i dati comunicati ieri dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, che ha detto che l’Italia, con un Rt in media di 1,7, è nello scenario 3, ma va verso lo scenario 4, ossia il lockdown.
Di Maio ha detto che in queste ore si stanno tenendo incessantemente riunioni di governo per il prossimo Dpcm. Il ministro ha spiegato.
Dobbiamo capire se anticipare le mosse per evitare che la curva peggiori.
E poi, a proposito della scelta di alcune Regioni di chiudere le scuole, ha detto:
Ci deve essere un coordinamento tra governo centrale e regioni Non lo dico per fare polemiche, che non servono, però serve un minimo di coordinamento per affrontare un tema importante.
Il ministro ha poi detto, a proposito di una cabina di regia, che il primo passo si fa in parlamento, ma ha aggiunto:
In una una fase di crisi come questa una cabina di regia anche con le opposizioni è solo un passaggio naturale, in un momento del genere in cui abbiamo tutte queste difficoltà.