Speranza: “Il comportamento delle persone deve essere quello di marzo”

Il ministro della Salute fa un nuovo appello alla responsabilità degli italiani e ipotizza l’arrivo del vaccino tra marzo e aprile 2021

8 Novembre 2020 16:32

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, fa un appello ai cittadini durante l’intervista rilasciata oggi a a “Mezz’ora in più” su Rai 3. “Non è scritto nel cielo dove andremo a finire, ma vedo una consapevolezza che non è all’altezza del momento che stiamo vivendo – accusa il ministro – Si torni allo spirito di marzo quando il comportamento delle persone ha fatto la differenza”. Il riferimento è neanche tanto velatamente alle immagini che giungono da alcune zone d’Italia, in cui ci sono tante persone a passeggio. Ovviamente, i distinguo tra zone rosse, arancioni e gialle le ha fatte il governo e ci sono regioni in cui si può ancora uscire, come la Campania, nonostante i numeri siano sempre preoccupanti.

Ministro Salute: “Dare dati falsi sarebbe grave”

Inoltre, non sembra si possa pretendere che un DPCM abbia effetti immediati, poiché servono almeno 2-3 settimane per capire quale sia l’impatto sulla curva dei contagi delle nuove chiusure. A proposito delle quali, da più parti si invoca una maggiore chiarezza sui dati utilizzati dal CTS e dal governo centrale, che sono poi gli stessi forniti dalle regioni. Il timore è che il nuovo meccanismo delle zone, possa portare ad una formulazione artefatta dei numeri. “C’è un rapporto serio tra le Istituzioni e sarebbe un reato grave dare dei dati falsi”, ha detto in proposito il ministro Speranza, che difende comunque a spada tratta il modello adottato. “È importante rendere pubblici i dati di cui disponiamo. È un modello quello dell’incrocio dei dati che esiste da 24 settimane. Ora questi dati servono anche per dire quali misure scatteranno. I dati nascono dalle Regioni, alimentano il database dell’Iss e attraverso questa elaborazione la cabina di regia ci offre i dati definitivi. Sulla base di questi dati io firmo le ordinanze”.

Speranza: “Vaccinazioni di massa tra marzo e aprile 2021”

Insomma, si andrà avanti ancora per tanti mesi in questo modo, come anticipato dal premier Conte, con chiusure e riapertura alternate, fino a quando non arriverà il vaccino. A proposito, Speranza sottolinea che per le informazioni che ha la distribuzione di massa “avverrà sicuramente alla fine del primo trimestre o alla fine del primo quadrimestre del 2021. L’auspicio è che i controlli che l’Ema ha già avviato sulle sperimentazioni più avanzate possano avere un esito positivo anche prima”.

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