Giulia Bongiorno positiva al COVID-19: “Bonafede non ci ha protetto”
La senatrice della Lega Giulia Bongiorno è positiva al COVID-19 e accusa il ministro Bonafede di non aver protestato abbastanza chi lavora in tribunale.
La senatrice della Lega Giulia Bongiorno è risultata positiva al COVID-19 e sembra orientata a pensare di aver contratto l’infezione in tribunale. Per annunciare la sua positività, e con l’occasione lanciare un duro affondo al governo e, in particolare, al Ministro della Giustizia Bonafede, l’ex ministro per la pubblica amministrazione ha scelto le pagine di Repubblica.
La positività della senatrice leghista non è notizia di queste ore. Bongiorno ha precisato al quotidiano di aver ricevuto la conferma dieci giorni fa e di aver sviluppato sintomi lievi, ma di aver deciso di parlarne soltanto ora che il peggio sembra passato. Il suo racconto è quello di una persona terrorizzata dal virus, al punto da esser stata fin troppo attenta mentre il leader del partito di cui fa parte non ha fatto altro che sottovalutare la gravità della situazione per mesi:
Ho smesso di usare l’ascensore perché avevo letto che i droplet prodotti dai colpi di tosse possono resistere all’interno della cabina anche per mezz’ora. Soprattutto negli ultimi mesi, ho preso ogni possibile precauzione, inclusi – oltre alla mascherina – occhialoni e visiera: stavo scomoda e mi rendevo conto di avere un aspetto ridicolo, ma la salute viene molto prima della comodità e dell’estetica.
Non solo. Bongiorno ha ammesso anche di essersi temporaneamente trasferita altrove quando una persona residente nella palazzina in cui vive è risultato positivo al COVID-19 e di aver ritirato il figlio da scuola proprio per paura di contrarre l’infezione. Da qui il sospetto che il contagio possa esser avvenuto in tribunale, non in parlamento come altre decine di parlamentari negli ultimi mesi:
Ho fatto tutto quello che era in mio potere per evitare il contagio. Ma persino il mio tutto si trasforma in niente se poi ti ritrovi in aule di tribunale senza finestre, pigiata insieme a troppe altre persone, senza il necessario distanziamento. Tutti a respirare nello stesso ambiente angusto, e forse non tutti scrupolosi nel proteggere se stessi e gli altri.
Un’attenzione ossessiva che viene parzialmente smentita dalle immagini della conferenza stampa del 3 ottobre scorso a fianco di Salvini, quando l’avvocato penalista indossava correttamente la mascherina all’esterno per poi toglierla durante il suo intervento, come documentato dalla foto che vedete in apertura. Il perché di questa intervista non sembra soltanto quello di mettere in guardia i cittadini – il virus circola, lo sappiamo, ed è spesso difficile capire dove si è stati contagiati – ma anche per accusare il Ministro Bonafede di non aver fatto abbastanza per proteggere chi lavora nei tribunali:
Il ministro Bonafede non solo non ha protetto noi che lavoriamo in tribunale durante la prima ondata di Covid-19, ma non ci protegge nemmeno adesso. In attesa della seconda ondata, ampiamente prevista, avrebbe avuto tutto il tempo di approntare le strategie e le risorse necessarie per metterci in condizione di lavorare in sicurezza. Invece, mentre il Covid galoppa nei Tribunali e nelle carceri, il ministro si occupa dei problemi interni al Movimento 5 Stelle e rilascia interviste sul ruolo delle opposizioni.
Dunque, parafrasando il titolo di un vecchio film inglese, Grazie, signor ministro.
Pur non avendo alcuna certezza di come sia stata contagiata, la senatrice della Lega segue l’esempio di Salvini e lancia accuse piuttosto pesanti che, a conti fatti, non potranno mai essere smentite o confermate.