Francia verso l’allentamento delle misure anti Covid in vista del Natale
Stasera Macron annuncerà l’alleggerimento delle misure, i numeri attuali della pandemia sembrano dargli ragione: calo dei contagi impressionante in un mese
La Francia va verso un alleggerimento delle misure anti Covid. Dall’Eliseo fanno sapere che il presidente francese Emmanuel Macron questa sera, nel suo discorso alla nazione, annuncerà l’allentamento delle restrizioni in vista delle feste di Natale e Capodanno.
Macron oggi si consulterà con il Consiglio nazionale di difesa sanitaria prima di ufficializzare dove, come e quando si potrà procedere all’allentamento. Le indiscrezioni che circolano sui media d’oltralpe parlano di una riduzione delle misure restrittive pensata in tre fasi: inizio dicembre, i giorni immediatamente precedenti al Natale e l’inizio del nuovo anno.
Mentre in Italia non è ancora chiaro quali deroghe saranno concesse in vista delle festività natalizie, con il Comitato tecnico scientifico che ha messo bene in guardia dal liberi tutti, la Francia dopo il suo secondo lockdown (ma con le scuole aperte) gioca d’anticipo provando a risollevare umore e consumi dei francesi.
Del resto i numeri attuali della pandemia in Francia sembrano dare ragione a Macron: il calo dei contagi da Sars-CoV-2 nel giro di un mese è impressionante quasi quanto l’impennata dei casi delle settimane precedenti. Nel dettaglio, come osservano Lorenzo Ruffino e Stefano Sammartino su Twitter, questa settimana sono stati 3.600, la scorsa 9.406. Ma due settimane fa erano 20.155, tre settimane fa 52.518 e quattro settimane fa 26.771, per un -87% rispetto alla media delle ultime quattro settimane. Calano così il tasso di incidenza del virus e la mortalità.
Ma come ha fatto la Francia a dichiarare, primo paese in Europa, di aver oltrepassato il picco della seconda ondata riprendendo “il controllo della pandemia”? Tra le ragioni addotte dagli esperti per spiegare il netto calo dei contagi, sicuramente il lockdown, in vigore dal 29 ottobre, con coprifuoco e serrata di bistrot, bar e ristoranti. Ma ad incidere sarebbero state anche le due settimane di vacanze scolastiche d’autunno.