Francia: 90 manifestazioni in un solo giorno, per cosa protestano?
Manifestazioni in tutta la Francia contro la nuova legge sulla sicurezza globale: per i cittadini sarà istituito un vero e proprio “Grande Fratello”
Scontri tra manifestanti e la polizia oggi a Parigi e in altre città della Francia: il bilancio è di 64 persone fermate dopo aver dato fuoco a vetture e vetrine di alcuni negozi. Feriti otto esponenti delle forze dell’ordine. Sono giorni molto caldi oltralpe, non solo nella capitale per via di furenti proteste contro la cosiddetta legge sulla “sicurezza globale”. In totale, si sono contate circa 90 manifestazioni su tutto il territorio nazionale, ma il ministero dell’Interno, Gérald Darmanin, si è detto soddisfatto per la risposta da parte della polizia, che seppur con qualche fatica, è riuscita nella capitale ad arginare i più facinorosi. “Grazie alle forze dell’ordine mobilitate oggi, talvolta davanti a individui molto violenti. I teppisti distruggono la Repubblica. Sostegno ai nostri agenti di polizia e ai nostri gendarmi, ancora una volta messi in difficoltà con molta violenza. 64 arresti. Tra i feriti, 8 forze dell’ordine. Il loro coraggio e il loro onore richiedono il rispetto di tutti“, il tweet di Darmanin. La manifestazione di Parigi è partita da Porte des Lilas per giungere fino a Place de la Republique.
Francia: la contestata legge sulla sicurezza globale
Il testo della nuova legge sta facendo molto discutere in Francia, poiché secondo una parte dell’opinione pubblica altro non sarebbe che una via traversa per limitare la libertà di stampa, espressione e manifestazione. Inoltre, il governo transalpino è accusato di voler legalizzare una sorta di Grande Fratello per sorvegliare massivamente la popolazione. Al clima di tensione si è aggiunto però un episodio di violenza che nei giorni scorsi è finito sulle cronache di tutto il mondo, ovvero il pestaggio a Parigi di un produttore musicale di colore da parte di tre poliziotti. L’episodio è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza e i gendarmi sono finiti sotto inchiesta e in stato di custodia cautelare.
Il presidente francese Emmanuel Macron, che ha condannato l’episodio parlando senza mezzi termini di vergogna per l’intera nazione, parlando a ‘Brut’ ha comunque difeso la nuova legge sulla sicurezza, affermando che dopo la sua approvazione, sia i giornalisti sia i comuni cittadini potranno continuare a filmare le forze dell’ordine, mentre sulla successiva diffusione delle stesse immagini, Macron è stato più vago: “Penso che sarà possibile”. Inoltre, il presidente francese ha bollato come “sciocchezze” alcune critiche alla nuova legge. L’impressione è che il dibattito sarà molto caldo anche nei prossimi giorni e le proteste proseguiranno.