Fontana: “Lombardia da domenica in zona gialla”
Lombardia in zona gialla. Fontana: “Continuiamo su questa strada di responsabilità che ci fa tenere sotto controllo il virus”. Abruzzo, impugnata ordinanza
Da domenica 13 dicembre la regione Lombardia entra in zona gialla. Così spiega il governatore Attilio Fontana, via social: “Questa mattina il ministro Speranza mi ha informato che, come per le volte precedenti, venerdì firmerà l’ordinanza, sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore”.
Secondo Fontana: “Il trend dei numeri in Lombardia si conferma in diminuzione sia per quanto riguarda la circolazione del virus, sia per i ricoveri nei reparti ordinari che intensivi. Un risultato raggiunto grazie ai comportamenti virtuosi di tutti i lombardi, che ancora una volta ringrazio”.
L’appello del governatore ai concittadini è quello di “continuare su questa strada di responsabilità quotidiana che consente di tenere sotto controllo il virus”. La Lombardia resta comunque la seconda regione che registra più nuovi contagi giornalieri (dopo il Veneto): 1.656 ieri, con 16.276 tamponi, in aumento dai 1.562 nuovi casi di lunedì, con 16.757 tamponi.
Abruzzo, governo impugna l’ordinanza della Regione
Intanto a proposito di cambi di colore, autonomi, il governo ha annunciato che impugnerà l’ordinanza con cui la regione Abruzzo, unica rimasta in zona rossa dopo l’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, si è auto dichiarata zona arancione dal 6 dicembre.
Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, intervenuto ad Agorà su Rai 3, ha detto: “Stamattina presentiamo l’impugnativa. La scelta unilaterale del governatore Marsilio ha messo in difficoltà l’intero sistema, a partire dai sindaci. Qualcuno deve preoccuparsi del rispetto delle regole”.
Già il ministro della Salute Roberto Speranza era tornato a chiedere alle regioni “di rispettare in maniera molto ferma le ordinanze che sto firmando a nome del Governo, il caso dell’Abruzzo è molto chiaro, abbiamo chiesto al presidente di ritirare quell’ordinanza ed è chiaro che la porteremo di fronte al giudice”.