Spirlì: “In Calabria dati da zona gialla. Il governo li prenda per buoni”
L’ottimismo del Presidente facente funzioni Nino Spirlì che vuole che la Regione Calabria sia dichiarata zona gialla.
Il Presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì oggi, durante una diretta Facebook, ha parlato della possibilità che la sua regione diventi zona gialla, dopo che anche Lombardia e Piemonte hanno annunciato che presto cambieranno colore.
Spirlì ha spiegato ai suoi follower e conterranei:
Ci sono tutti i presupposti e ora speriamo che il governo oggi prenda per buoni i dati che noi abbiamo comunicato e che sono finalmente allineati a quelli di tutta Italia, ma ‘zona gialla’ non significa tana libera tutti.
Spirlì ha precisato di aver già comunicato i nuovi dal Ministero della Salute e di essere in attesa di capire cosa il governo deciderà di fare con la Calabria:
Mi auguro che i dati che abbiamo comunicato ieri al ministero ci consentano di fare un salto di qualità. Ieri, dopo una stretta che abbiamo dato alle Asp di competenza e anche un aiuto di cui c’era necessità, abbiamo potuto raggiungere il 63%, che è altissimo, di attendibilità dei nostri dati. Prima eravamo al 20, 29, 30%, perché purtroppo non venivano caricati, da parte delle Asp, sulla piattaforma che avevamo messo a disposizione molti mesi fa, dotando tutte le Asp anche di supporto telematico. Adesso finalmente, dopo l’ultima ordinanza, siamo riusciti ad ottenere anche questo.
Tuttavia, Spirlì ha continuato più volte a invitare i cittadini alla prudenza:
Siamo riusciti a navigare in mari procellosi, però la cosa importante non è essere in zona gialla, che è già un risultato enorme. La cosa importante sarà: quando saremo in zona gialla riusciremo a restare quelle persone di buon senso che non si abbandoneranno ad eccessi? Perché ‘zona gialla’ non significa che è finita. Zona gialla significa che potremmo respirare un po’ più tranquillamente ma che è il virus continua comunque a girare per le nostre strade.
Quindi, ha sottolineato il Presidente facente funzioni, anche se la Calabria venisse riconosciuta come zona gialla, “non significa che potremmo fare i pazzerelli come abbiamo fatto anche l’estate scorsa” e ha ribadito che occorre comportarsi “in maniera senza”, senza adunanze, ma restare “con le antenne sollevate” per non mettere più a rischio nessuno.