Ricciardi: “Ci aspettano 40mila morti a febbraio se si continua così”
“Se stiamo a casa e riprendiamo il tracciamento questa curva la conteniamo”, ma “se continua di questo passo avremo 40mila morti a febbraio”
Walter Ricciardi, docente di Igiene e consulente del ministro della Salute per l’emergenza coronavirus, ieri ha duramente attaccato la Gran Bretagna per aver taciuto sulla nuova variante del Covid-19, “sequenziata” nel Regno Unito già a settembre.
Ricciardi ha paventato per l’Italia un lockdown come quello dello scorso inverno, di almeno due mesi.
Stamattina, intervenuto a Buongiorno su SkyTg24, l’esperto ha spiegato cosa ci potrebbe aspettare dopo le festività natalizie, nei primi mesi dell’anno nuovo, se non verranno rispettate le restrizioni: “Se limitiamo la mobilità, stiamo a casa e riprendiamo il tracciamento questa curva la conteniamo” ma “se continua di questo passo avremo 40mila morti a febbraio. Dipende da noi”.
Secondo Ricciardi: “Le nuove misure sono adeguate nei principi, perché la cosa importante è limitare la mobilità. Con la variante inglese siamo esposti non soltanto al virus per come lo conosciamo, ma a un virus ancora più contagioso. Il problema è la tempistica: se si pensa di attenuare questa curva epidemica con dei giorni è un’illusione, se invece si pensa di attrezzarsi per resistere settimane si ha una possibilità di vincita”.
Ma l’aumento del numero di contagi in Italia nella seconda ondata è legato alla variante inglese del Covid? “È possibile, però non lo sappiamo ancora perché dobbiamo accertare se effettivamente è stato così” precisa l’esperto secondo cui “è molto probabile che da Londra, dal sud dell’Inghilterra, questa variante si sia già diffusa in Europa e probabilmente non solo in Europa. Io credo che già a novembre” potrebbe essere arrivata in Italia.
“Probabilmente da Londra, che è uno dei più grandi aeroporti internazionali, si è diffuso in tutto il mondo” aggiunge Ricciardi che torna ad evidenziare il silenzio degli inglesi: “Hanno finanziato un Consorzio dei migliori centri di sequenziamento genomico virale e hanno sequenziato centinaia di casi. Poi si sono resi conto che questa variante era un po’ più contagiosa rispetto all’altra e hanno dato l’avvertimento al mondo un po’ troppo tardi perché se avessimo avuto la possibilità di saperlo prima probabilmente saremmo stati più all’erta”.
Il consulente del ministero della Salute è comunque fiducioso sull’efficacia dei vaccini anche contro la variante del virus: “Le mutazioni nei virus avvengono costantemente però di fatto raramente alterano completamente” la “serratura” su cui agisce il vaccino. “In questo momento, dai dati che ci hanno dato i colleghi inglesi, questa ‘serratura’ non è alterata. Quindi questa chiave vaccinale è ancora in grado di aprire e di proteggerci. Naturalmente dobbiamo continuare a monitorare, ma il monito e l’incoraggiamento è accelerare la vaccinazione, per proteggere più persone e nel modo più rapido possibile” conclude l’esperto.