Burioni: “Heather Parisi non si vaccina? Si attacca al tram. I problemi sono altri…”
Il virologo Burioni insiste sulla necessità di fare presto con i vaccini: il problema non sono i vip che non si vaccinano, ma i ritardi.
Il noto virologo Roberto Burioni ha spiegato un milione di volte in tv, sul suo sito web e sui suoi canali social, quando è importante vaccinarsi e non vede l’ora di sottoporsi in prima persona al vaccino anti-Covid. Nell’attesa commenta le dichiarazioni che vengono rilasciate in questi giorni da alcuni vip che hanno così fatto parlare di sé soprattutto su internet.
È il caso di Heather Parisi, che ieri ha detto che lei e la sua famiglia non faranno il vaccino e ha anche aggiunto che per questa scelta “sarà attaccata” non a Hong Kong, dove vive, ma in Italia. Burioni ieri riportando la notizia con le dichiarazioni della nota soubrette, ha commentato:
Più che essere attaccata se non fa il vaccino e si ammala si attacca. Al tram.
Poi oggi è tornato sull’argomento e ha spiegato meglio sul suo punto di vista:
Il problema in questo momento non sono Heather Parisi che non si vaccina o Enrico Montesano che non si fida. Il problema in questo momento è che siano disponibili senza ritardi i vaccini per tutti quelli che vogliono vaccinarsi. Nessun ritardo può essere tollerato.
Burioni, infatti, ha sempre insistito sul fatto che occorre procedere con i vaccini il più presto possibile, che non bisogna fermarsi neanche la notte di Capodanno. Lo diceva già quando si pensava che l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, avrebbe dato il via libera solo il 29 dicembre, ma lo ripete anche adesso che l’Ema ha anticipato il suo “sì” permettendo così ai Paesi europei di avviare la propria campagna di vaccinazione già da domani, 27 dicembre 2020.
Ci sono anche Paesi, come l’Ungheria, che non stanno aspettando il “vaccine-Day” europeo e stanno già cominciando a somministrare le dosi che hanno ricevuto.
Anche l’Italia ha ricevuto quelle che le spettano, sono arrivate nelle ultime ore, ma i primi vaccini saranno somministrati domani, nel V-Day, come da accordi con l’Unione Europea. Per ora il vaccino che viene somministrato è quello di Pfizer-BioNTech, ma già la prossima settimana potrebbe arrivare dall’Ema l’ok anche per il vaccino di Moderna, che è già stato approvato dalla Fda statunitense. In questo modo le dosi disponibili saranno molte di più per tutti gli europei.