Manovra, Renzi: “Votiamo sì. Ma governo decida cosa vuole fare da grande”
Fiducia al Senato sulla manovra. Renzi cita Aldo Moro: “Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante”
Il governo ha posto in Senato la questione di fiducia sulla manovra di bilancio 2021. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ieri sera nel fare l’annuncio ha dato appuntamento in aula alle 9 di oggi per il via alla discussione. La prima chiama sulla fiducia è prevista verso le 12. Una volta approvata la fiducia in Senato, la manovra di bilancio, già passata alla Camera, sarà definitivamente pronta per la promulgazione.
La questione di fiducia sulla manovra è stata posta dal governo anche considerando le tensioni in seno alla maggioranza che, com’è noto, ha numeri risicati nell’aula di palazzo Madama. Italia Viva, che negli ultimi giorni aveva rinnovato il suo ultimatum al premier Giuseppe Conte, dopo l’annuncio della questione di fiducia sulla manovra, precisa però che voterà a favore.
È lo stesso leader Matteo Renzi a specificarlo, nel suo intervento in aula di stamattina: “Oggi diremo sì alla manovra, ma assegniamo al governo la volontà di decidere cosa vuole fare da grande, noi non saremo complici dello spreco di denaro, ora la palla passa al governo” che “va avanti solo se ha un progetto”.
Sempre nell’ambito della dichiarazione di voto sulla manovra Renzi cita il compianto Aldo Moro: “Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante. Ci aiuta ad essere coraggiosi. Ci hanno etichettato come irresponsabili ma stavamo solo dicendo la verità, una verità che consegniamo al governo con le parole di Moro”.
A proposito del Recovery fund Renzi aggiunge che: “Questa finestra temporale che si apre non è casuale ma in trent’anni non c’è mai stata, la finestra temporale è ora o mai più”. Mentre il Mes sanitario: “Può cambiare la storia della sanità italiana C’è bisogno di fare di questo Paese il luogo del capitale umano come ha fatto la Germania che oggi ha il quintuplo dei vaccinati rispetto all’Italia, e dall’altro bisogna dire grazie all’Europa se non si sentono più in quest’aula i no vax e non c’è più la retorica sovranista”.
“La legislatura è come una bicicletta se si muove regge. Se ci mettiamo in uno stallo l’immobilismo non ci fa bene, ecco perché abbiamo chiesto chiarezza su dove andranno denari che non torneranno più” conclude il leader di Italia Viva.