Neonati nel 2021, il post di Giovanni Toti scatena gli xenofobi e i razzisti

La foto di Giovanni Toti con una delle prime bimbe nate in Liguria nel 2021 scatena la rabbia dei razzisti italiani. E la Lega dà manforte.

1 Gennaio 2021 21:00

Il 2021 in Italia è iniziato con una vena di xenofobia e razzismo. È bastata un post su Facebook del governatore della Regione Liguria Giovanni Toti, che ha dato il benvenuto ai primi bimbi nati nel 2021 pubblicando la foto della prima bimba nata a Genova, la piccola Greta, insieme al nome del piccolo Louis, figlio di una coppia albanese residente a Taggia, e quello del piccolo Wilson Fabian, nato al Gaslini di Genova da una coppia cittadini ecuadoriani.

A colpire i leoni da tastiera vicini alla Lega, però, non sono stati i nomi stranieri dei primi nati in Liguria nel 2021, ma la foto della piccola Greta che, come sua mamma, non ha la pelle chiara.

La legge italiana ad oggi non prevede che chi nasca nel nostro Paese sia in automatico riconosciuto un cittadino italiano e pochi istanti dopo la pubblicazione di quella bellissima foto di un momento di gioia, dopo mesi di difficoltà legate ad una pandemia non destinata a sparire a breve, la pagina Facebook di Toti è stata letteralmente invasa da centinaia e centinaia di commenti razzisti da parte di sedicenti leghisti pronti a ricordare a Toti cosa prevede la legge.

Come si è permesso il governatore della Liguria di definire “liguri” i primi bimbi nati in Liguria da genitori stranieri? È quello che hanno pensato in massa i leoni da tastiera vicini alla Lega, accorsi in massa a ricordare a Toti che “non si può definire italiano, né ligure, chi nasce sul nostro territorio da genitori stranieri“.

Diamo il benvenuto ai primi liguri nati nel 2021! Alla Spezia poco dopo mezzanotte è nata Morena, a Imperia il piccolo…

Posted by Giovanni Toti on Friday, January 1, 2021

Il marcio dell’Italia è emerso a tutta velocità. Frotte le leghisti chiamati a raccolta da chissà qualche pagina o gruppo Facebook si sono riversati in massa sotto al post di Toti. Da semplici “inizio col togliere il like alla sua pagina e spero lo facciano tanti altri” e “anche lei a cavalcare l’integrazione a tutti i costi” passando per dichiarazioni di xenofobia come “può anche cancellare i commenti, ma non potrà mai cancellare le idee delle persone“.

La doverosa precisazione di Toti contro i razzisti

Di fronte alla brutalità di alcuni commenti, gli amministratori della pagina di Giovanni Toti si sono visti costretti a cancellare i commenti più offensivi e pubblicare una precisazione che, nel 2021, non dovrebbe essere necessaria in un Paese civile come l’Italia:

I commenti razzisti verranno rimossi dai moderatori della pagina. Una bambina che viene al mondo è una benedizione e va accolta come tale, senza polemiche inutili e dannose a qualsiasi dibattito democratico. Proviamo a iniziare il 2021 con un nuovo passo.

Poco fa un nuovo post pubblicato sulla pagina Facebook di Toti approfondisce la questione:

Stupisce, lascia amareggiati e per la verità anche un po’ perplessi che qualcuno, in un anno come questo, riesca a fare polemica anche su un post di benvenuto al mondo per una bimba nata in una notte così carica di dolore e di speranza.
Nel Paese con il tasso di natalità più basso del mondo, una nuova creatura è un fatto positivo, quale che sia la sua nazionalità e il colore della sua pelle.
Greta, si chiama così, è nata in un ospedale ligure, con medici e infermieri liguri. Sua madre ha in tasca una tessera sanitaria del nostro Paese. Non ho chiesto alla Direzione del San Martino se fosse immigrata, naturalizzata, cittadina italiana o di un altro Paese. Francamente non me ne frega nulla in questo caso. Greta è nata qui, andrà qui in Liguria all’asilo e a scuola. I suoi genitori e anche lei, quando crescerà, da lavoratrice avrà gli stessi diritti e gli stessi doveri degli altri lavoratori. E gli stessi diritti e doveri sociali.
Nulla c’entra tutto ciò con i diritti politici concessi dalla cittadinanza, provenga essa dallo Ius soli o da altri strumenti di diritto. Di questo si occuperà il Parlamento nazionale, non certo la nostra Regione. Ed è un dibattito assai più complesso di quello che ruota attorno a un post. Se mai il Parlamento deciderà di affrontare questo tema (direi che oggi francamente abbiamo altre priorità), spero che tutti i partiti lo facciano consapevoli della delicatezza dell’argomento e dei sofisticati risvolti civili, sociali, legali ed economici che porta con sé. E senza l’approssimazione e i sottotesti sgradevoli che ho letto e ascoltato oggi nell’assurdo dibattito su un neonato!

https://www.blogo.it/post/621283/chioggia-ve-lido-chiuso-per-razzismo-e-violenze

La precisazione della Lega in Liguria

A dare manforte ai razzisti da tastiera tra i commenti del post di Toti ha fatto capolino anche un rappresentante della Lega in Liguria, il capogruppo regionale Stefano Mai, che si è sentito in dovere si fare la stessa precisazione:

Non si può definire italiano, né ligure, chi nasce sul nostro territorio da genitori stranieri. Auguri e benvenuti a tutti i nuovi nati del 2021 in Liguria, ma ribadiamo che per essere italiani e liguri sia necessario intraprendere un percorso ben definito e quindi richiedere successivamente la cittadinanza, secondo quanto previsto dalle norme vigenti. No allo Ius soli.

Quello che doveva essere un bel momento di positività dopo tanti mesi difficili e in vista di tanti mesi altrettanto difficili è stata invece l’occasione per far emergere tutta la rabbia degli xenofobi. Mai, in particolare, ha approfittato dell’occasione, in pieno spirito leghista, per fare un po’ di propaganda:

Con la Lega al governo in Liguria così come, speriamo presto, a Roma non accadrà mai che l’acquisizione della cittadinanza italiana avvenga come semplice conseguenza del fatto giuridico di essere nati in Italia. Occorre difendere le nostre tradizioni e la nostra identità. Pertanto, la trasmissione alla prole della cittadinanza dei genitori, sulla base della discendenza e non del luogo di nascita, è fondamentale.

Buon anno, amici.Tanti auguri ai nuovi nati e alle loro famiglie, ma ribadiamo la nostra contrarietà allo ius soli, che…

Posted by Stefano Mai on Friday, January 1, 2021

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