Conte rompe il silenzio: “Bisogna rafforzare la coesione della maggioranza”
Il premier Conte rompe il silenzio dopo i ripetuti attacchi di Matteo Renzi ed Italia Viva e anticipa importanti modifiche al Recovery Plan.
Dopo giorni di assordante silenzio, con Matteo Renzi e i suoi lacchè di Italia Viva a farla da padrone tra interviste e dichiarazioni tutte simili e con lo stesso tono minaccioso di chi ha già deciso cosa fare e sta solo ritardo la cosa per le lunghe, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è affacciato su Facebook per fare un punto della situazione e rispondere tra le righe, senza mai citarli direttamente, ai Ministri di Italia Viva e al loro leader Matteo Renzi.
Con la solita pacatezza che l’ha contraddistinto fin dalla sua nomina, il premier Conte ha colpito lì dove Renzi è debole: la sua mania di protagonismo e quella sua esigenza di dover essere sempre al centro dell’attenzione. Conte ha spiegato l’ovvio, e cioè che il silenzio di questi giorni da parte della squadra di governo è legato ad un fatto molto semplice: si sta lavorando senza sosta “per riuscire a dare il massimo nella difficile fase che il nostro Paese sta attraversando“. Poche chiacchiere, insomma, e tanto lavoro.
Conte: “Bisogna rafforzare la coesione della maggioranza”
Conte parla apertamente della necessità di “rafforzare la coesione della maggioranza e, quindi, la solidità alla squadra di governo. Se percorreremo questo cammino con senso di responsabilità, avremo la più salda garanzia di andare nella direzione giusta, perseguendo l’interesse generale“.
Qualsiasi cambiamento, spiega Conte nel lungo post, dovrà però avvenire tenendo bene in mente l’obiettivo principale: sostenere e migliorare la vita delle famiglie, dei lavoratori, delle imprese, a tutelare il diritto alla salute dei cittadini, ad assicurare un futuro ai nostri giovani.
Qualsiasi altra iniziativa o intervento che si ponga al di fuori di questo tracciato non mi appartiene e non mi riguarda. Questo è il limite che mi sono sempre imposto, dall’inizio del mio mandato.
Il premier ribadisce la disponibilità alla collaborazione
Il messaggio che Renzi e i suoi Ministri stanno facendo passare è che da parte di Conte non ci sia collaborazione con Italia Viva, anche se col passare dei giorni sembra cristallino che le condizioni poste da Renzi non sono trattabili. O si fa come dice Italia Viva o si apre la crisi di governo e poi si vedrà.
Conte, tra le righe, rimanda al mittente quell’accusa e conferma anche in questa occasione quello che, di fatto, abbiamo già visto in questi mesi tra concessioni e passi indietro:
Non è mai venuta e mai verrà meno, da parte mia, l’apertura al confronto e all’ascolto delle forze che sostengono il governo. Ho sempre lavorato per raccogliere tutte le proposte migliorative su ogni tema o provvedimento sin qui adottato e così sarà anche in futuro, perché è questo che ci chiedono i cittadini.
Le modifiche al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza
Alla luce di questa doverosa precisazione, che rischia di mandare Renzi su tutte le furie, Conte dà conto dei cambiamenti adottati al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rivisto da quella prima bozza che aveva scatenato l’ira di Italia Viva. La nuova versione del PNRR è stata sottoposta questa mattina all’attenzione del premier Conte dal Ministro dell’Economia Gualtieri che negli ultimi giorni ha avuto colloqui e confronti con le forze di maggioranza.
Il risultato, sottolinea Conte, è un nuovo piano che tiene conto delle proposte e delle osservazioni di tutte le parti interessate – e quindi anche di Italia Viva, seppur non specificato in modo diretto e seppur, sicuramente, non nella misura in cui vorrebbe Renzi – e che sarà discusso nelle prossime ore con tutte le forze di maggioranza.
La nuova versione del PNRR punterà con ancora maggior decisione sugli investimenti, soprattutto quelli ad alto impatto sulla crescita, sulla trasformazione dei settori e sulle filiere innovative. Maggiori risorse saranno destinate, in particolare, alla salute, ai giovani, al terzo settore, agli asili nido e alle persone con disabilità.
Per mirare al superiore interesse dei cittadini dovremo condurre il confronto e selezionare le proposte finali in base alla loro intrinseca bontà, alla loro coerenza di sistema, e alla loro sostenibilità sociale e ambientale.
Conte ribadisce la continua disponibilità al dialogo e si dice pronto “anche ad accogliere le buone idee degli altri”, precisando che non appena si raggiungerà un accordo il PNRR sarà approvato dal Consiglio dei Ministri e successivamente discusso in Parlamento.