Salvini a processo per il caso Open Arms. Perché è diverso dal caso della Gregoretti?
Al via il processo a Matteo Salvini per sequestro di persona per il caso della Open Arms. Le differenze con la vicenda della nave Gregoretti.
Il leader della Lega Matteo Salvini è arrivato a Palermo per l’udienza preliminare del processo che lo vede imputato per omissione di atti di ufficio e sequestro di persona aggravato dall’essere stato commesso da un pubblico ufficiale con abuso dei poteri inerenti le sue funzioni nonché per essere stato commesso anche in danno di minori.
I fatti contestati all’ex Ministro dell’Interno risalgono all’agosto 2019, a pochi giorni dalla decisione di Salvini di staccare la spina all’esecutivo gialloverde e tentare il colpaccio alle urne senza però aver fatto i conti col Capo dello Stato Sergio Mattarella. 107 migranti tratti in salvo al largo della Libia dalla nave Open Arms sono stati tenuti in stallo per sei giorni in prossimità delle coste di Lampedusa.
Processo a Salvini. Cosa sostiene l’accusa?
Secondo la Procura di Palermo, l’ex Ministro dell’Interno avrebbe abusato dei suoi poteri e “privato della libertà personale 107 migranti di varie nazionalità giunti in prossimità delle coste di Lampedusa nella notte tra il 14 e il 15 agosto 2019“. Salvini, lo mettono nero su bianco il procuratore Francesco Lo Voi, il procuratore aggiunto aggiunto Marzia Sabella e il pm Geri Ferrara, avrebbe agito “in violazione di convenzioni internazionali e di norme interne in materia di soccorso in mare e di tutela dei diritti umani“.
Non solo. E qui entra in gioco l’accusa di omissione di atti di ufficio. Salvini, sempre abusando dei propri poteri, “ometteva senza giustificato motivo, di esitare positivamente le richieste di Pos inoltrate al suo ufficio di gabinetto da IMRCC il 14, 15 e 16 agosto 2019, così provocando l’illegittima privazione della libertà personale dei migranti, costringendoli a rimanere a bordo della nave“.
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Processo a Salvini. Cosa sostiene la difesa?
La difesa di Salvini, guidata dall’ex ministro Giulia Bongiorno, solleva una serie di interrogativi che dovrebbero mettere al riparo il leader della Lega da una condanna. Perché, si chiedono nella ricostruzione dei fatti presentata agli inquirenti di Palermo, il comandante della Open Arms Marc Reig Creus avrebbe rifiutato l’aiuto di Malta e della Spagna preferendo invece l’Italia?
Malta si era offerta di accogliere una parte dei migranti, mentre la Spagna “aveva inviato verso Lampedusa l’unità Audaz per dare assistenza alla Open Arms“:
Il comandante ha rifiutato il Pos concesso dalla Spagna il 18 agosto e addirittura ha rifiutato l’assistenza offerta dalla Capitaneria di Porto italiana che si era detta disponibile ad accompagnare la nave verso la Spagna, prendendo a bordo alcuni immigrati.
Perché, allora, “Marc Reig Creus fece di tutto per non andare verso la sua Spagna“? Se la situazione a bordo della Open Arms era davvero insostenibile, perché non accettare subito l’aiuto di Malta e della Spagna.
Secondo la difesa di Salvini è necessario chiarire questi aspetti. Il solo fatto che la nave, senza autorizzazione, sia entrata in acque territoriali italiani non dovrebbe configurare il reato di sequestro di persona nei confronti di Matteo Salvini, che di fatto fu l’unico responsabile di quel rifiuto allo sbarco nei giorni in cui i rapporti col resto della maggioranza di governo erano ormai agli sgoccioli.
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Processo a Salvini. Cosa cambia rispetto al Caso Gregoretti?
È proprio questa la differenza sostanziale rispetto all’altro processo che vede imputato l’ex Ministro dell’Interno per sequestro di persona a Catania per il caso della nave Gregoretti. La decisione di non far sbarcare in Italia i migranti a bordo della nave Gregoretti della Guardia Costiera italiana nel luglio 2019, sostiene Salvini, fu condivisa col resto dell’esecutivo gialloverde. Ed è questo il motivo per cui il sostituto procuratore Andrea Bonomo ha chiesto il proscioglimento di Salvini e il gup Nunzio Salpietro ha disposto un approfondimento chiamando in causa il premier Conte ed altri Ministri del governo gialloverde.
Nel caso Open Arms, invece, non ci sono dubbi sul fatto che la decisione di tenere in stallo i 107 migranti fu presa solo ed esclusivamente da Matteo Salvini. La prova è contenuta in due diverse lettere con cui il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sollecitava l’allora Ministro dell’Interno Salvini a far sbarcare il prima possibile almeno i 27 minori non accompagnati che si trovavano a bordo della nave.
Le richieste di costituzione delle parti civili
L’udienza odierna, iniziata alle 9.00 presso l’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, è stata temporaneamente sospesa pochi minuti dopo le 10.00 per permettere al gup Lorenzo Jannelli di valutare le richieste di costituzione delle parti civili, che includono 7 dei migranti a bordo della Open Arms.
Tra le altre richieste di costituzione di parte civile ci sono:
- Asgi (Associazione studi giuridici immigrazione)
- Arci
- Ciss
- Legambiente
- Giuristi Democratici
- Cittadinanza Attiva
- Proactiva Open Arms
- Mediterranea
- AccoglieRete
- Oscar Camps (fondatore e direttore della ONG Proactiva Open Arms)
- Ana Isabel MontesMier (capo missione Open Arms)
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