Conte cadrà sulla relazione di Bonafede? Italia Viva voterà con Salvini e Meloni al Senato
La vera prova di Conte dopo l’addio di Italia Viva è la relazione del Ministro della Giustizia Bonafede. Renzi voterà con l’opposizione.
Il premier Conte sta lavorando da giorni per mettere insieme i pezzi del puzzle che si è trovato tra le mani dopo il voto di fiducia in Parlamento. Pezzi che non combaciano e che sono in numero inferiore rispetto a quanto scritto sulla scatola – la maggioranza assoluta alla Camera e al Senato – e nelle ultime ore a rendere il tutto più complesso si è aggiunta l’inchiesta Basso Profilo, che tra gli indagati vede anche il leader dell’Udc Lorenzo Cesa.
Il progetto di Conte non è abbastanza saldo da spingere i cosiddetti “costruttori” a fare davvero il salto e abbandonare i propri gruppi ed entrare a far parte di un nuovo gruppo compatto in grado di entrare nella maggioranza di governo al posto di Italia Viva.
Il tempo stringe. La prima vera scadenza è fissata per mercoledì 27 gennaio, quando il governo di Conte dovrà affrontare la difficile prova del voto sulla relazione sullo stato della Giustizia del Ministro Alfonso Bonafede.
La prova di Conte al Senato sulla relazione di Bonafede
L’intervento del Guardasigilli è stato calendarizzato per le 16.00 di mercoledì, mentre l’appuntamento al Senato – che generalmente si svolge nella stessa giornata – verrà fissato martedì 26 in occasione della nuova conferenza dei capigruppo.
Ad oggi i numeri al Senato non ci sono. La settimana scorsa Conte ha incassato la fiducia con 156 sì, inclusi però i voti di tre senatori a vita e i due ex senatori di Forza Italia al momento senza casa. I senatori di Italia Viva si sono astenuti dalla votazione, ma hanno già annunciato che voteranno insieme alle opposizioni contro la relazione di Bonafede. Il governo si troverebbe quindi con 154-155 voti a favore e, se da Italia Viva non ci saranno defezioni, 157-158 voti contro il Guardasigilli.
La battaglia tra Renzi e Bonafede e la sua riforma della prescrizione era cominciata già lo scorso anno, quando a ridosso del voto alla Camera e al Senato sulla relazione annuale del Guardasigilli si vociferava del supporto del neo-partito di Renzi ad una risoluzione per bocciare il contenuto della relazione. Alla fine il Senato aveva approvato la proposta di risoluzione presentata dalla maggioranza con 146 voti favorevoli e 109 contrari.
Italia Viva non ha più motivi per dare supporto al governo e Renzi su questo è stato chiarissimo:
Se c’è da votare cose per il bene dell’Italia le voteremo, ma noi siamo liberi da ora: sulla relazione di Bonafede sulla giustizia, voteremo contro. E mi chiedo: ma come faranno.
Riprenderanno le trattative con Italia Viva?
In una manciata di giorni Conte e il resto della maggioranza di governo dovranno trovare almeno una decina di voti al Senato. La ricerca tra gli ex M5S non si è rivelata soddisfacente, così come quella tra i senatori di Forza Italia. Italia Viva, però, continua a lasciare aperto uno spiraglio di dialogo, anche se Conte sembra aver chiuso definitivamente con Renzi.
A confermare la disponibilità al dialogo è stato oggi il deputato di IV Luciano Nobili, secondo il quale Italia Viva rappresenta l’unica possibilità per Conte di riuscire a non “andare sotto” al Senato: “O accade un fatto politico e si avvia un vero dialogo oppure voteremo contro“.