Le nuove priorità per la fase 2 del Piano Vaccini in Italia
Le raccomandazioni dell’AIFA sul vaccino di AstraZeneca costringono ad una revisione del piano vaccini in Italia. Ecco le nuove priorità.
L’arrivo anche in Italia del vaccino contro il COVID-19 messo a punto da AstraZeneca ha spinto le autorità sanitarie a rivedere il piano vaccini messo a punto nelle ultime settimane. L’AIFA raccomanda l’uso del nuovo vaccino nella popolazione tra i 18 e 55 anni e senza patologie gravi.
Di fronte a queste raccomandazioni le priorità della cosiddetta Fase 2 del Piano Vaccini in Italia sono state riviste e saranno sottoposte nelle prossime ore al vaglio della Conferenza delle Regioni. Non appena si concluderà la vaccinazione degli over 80, già partita in 7 Regioni e pronta a partire anche nel resto del Paese entro la fine del mese, saranno 6 le categorie a cui verrà data priorità:
- Persone estremamente vulnerabili per particolari patologie, indipendentemente dall’età
- Persone tra i 75 e i 79 anni
- Persone tra i 70 e i 74 anni
- Persone con particolare rischio clinico dai 16 ai 69 anni
- Persone tra i 55 e i 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico
- Persone tra 18 e 54 anni senza aumentato rischio clinico
L’aggiornamento del Piano Vaccini mette nero su bianco anche quali saranno le patologie da tenere in considerazione nella scelta dei soggetti ritenuti “estremamente vulnerabili”: malattie respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, patologia renale, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido, grave obesità.
La raccomandazione dell’AIFA di preferire il vaccino di AstraZeneca per gli under 55 senza patologie gravi permetterà la somministrazione in parallelo in base ai tre vaccini ora disponibili in Italia, i due a mRNA – quello di Moderna e quello di Pfizer/BioNTech – che saranno somministrati alle prime cinque categorie del nuovo elenco delle priorità e quello di AstraZeneca che andrà al resto della popolazione.
Da un lato, non appena scatterà la fase 2, si vaccineranno gli over 55 e i soggetti più a rischio con le dosi di Moderna e Pfizer, dall’altro si potrà procedere con la vaccinazione degli under 55 grazie alle dosi di AstraZeneca, ma anche tra i soggetti tra i 18 e i 54 anni e senza patologie grave ci saranno delle priorità.
Le priorità tra gli under 55 nel nuovo piano vaccini in Italia
I primi ad essere vaccinati saranno il personale scolastico e universitario tra docente e non docente, Forze armate e di Polizia, detenuti e agenti di polizia penitenziaria e gli ospiti e il personale dei luoghi di comunità, considerati più a rischio di diffusione del virus, ma anche il personale di altri servizi essenziali che saranno definiti in seguito. Solo dopo queste categorie si potrà procedere con la somministrazione dei vaccini al resto della popolazione, sperando nell’arrivo di nuovi vaccini.
Lo scorso 8 febbraio è stata aggiornata anche la tabella con le stime dell’arrivo delle dosi di vaccino in Italia entro la prima metà del 2022.
Nel secondo trimestre del 2021, quando la campagna di vaccinazione entrerà nel vivo, dovrebbero essere circa 64 milioni le dosi di vaccino disponibili, contando anche l’approvazione dell’EMA e dell’AIFA ai vaccini di CureVac e Johnson & Johnson, 7 milioni di dosi da ciascuna azienda, mentre nell’ultimo trimestre saranno ben 68 milioni grazie anche a dosi aggiuntive in arrivo da Moderna e da Pfizer/BioNTech.
Solo dall’inizio del 2022, secondo le stime attuali, si potrà contare anche sul vaccino anti-COVID messo a punto da Sanofi/GSK, con 40 milioni di dosi in arrivo in Italia entro i primi sei mesi del nuovo anno.