Draghi stasera al Quirinale? I tempi della fiducia
Dopo il via libera dal M5S, Draghi dovrebbe salire stasera al Colle, mentre in Parlamento dovrebbe presentarsi martedì (Camera) e mercoledì (Senato)
Mario Draghi ha ormai un’ampia fiducia dopo il voto su Rousseau che ha dato il via libera all’ingresso nella maggioranza del Movimento 5 Stelle. Non ci sono più ostacoli alla formazione del terzo esecutivo in questa legislatura e ora all’ex presidente della Bce non resta che completare la squadra di governo e presentarsi prima dal Capo dello Stato e poi alle Camere. Secondo alcune indiscrezioni giornalistiche, Draghi potrebbe salire al Quirinale da Sergio Mattarella per sciogliere la riserva e accettare definitivamente l’incarico a formare il nuovo governo.
Riserva, ministri e fiducia: i prossimi passi di Draghi
Subito dopo, il nuovo premier annuncerà la squadra di governo, ma al momento la lista definitiva non c’è. Può darsi che i ministri siano stati già tutti definiti, ma da parte dello staff di Draghi non trapela nulla. Le indiscrezioni parlano di un mix tra tecnici e politici che accontenti tutti i partiti, che al di là delle dichiarazioni di facciata sul disinteresse verso le poltrone, sono interessati eccome. Già in serata, dunque, il velo di riserbo potrebbe cadere, ma affinché il governo sia pienamente operativo dovrà esserci prima il giuramento e poi il passaggio della fiducia alle Camere.
Il primo appuntamento dovrebbe essere sabato, con Draghi e i suoi nuovi ministri a giurare davanti al Capo dello Stato. Gli altri due, invece, sono in programma ad inizio della settimana prossima: a meno di sorprese, il nuovo esecutivo chiederà il voto di fiducia alla Camera dei Deputati martedì 16 febbraio e al Senato mercoledì 17 febbraio.
Salvini: “Abbandonare ideologie per il bene del Paese”
Intanto, stamattina è tornato a parlare della fiducia a Mario Draghi il leader della Lega, Matteo Salvini. “Draghi un fuoriclasse come Ronaldo? Non riesco a giudicare una persona dopo due o tre incontri, quindi a differenza di altri non ho dei pregiudizi – le sue parole a Mattino Cinque – Diciamo che siamo in sintonia sui temi concreti e sulle urgenze vere per l’Italia”. Per entrare nel nuovo governo la Lega ha dovuto cedere sostanzialmente su tutto in merito al proprio programma: dai migranti al Recovery e compagnia. Salvini si giustifica così: “Per ricostruire il Paese devi lasciare da parte ideologie, pregiudizi, litigi e metterti a lavoro. Per questo periodo lasciamo perdere litigi, steccati ideologici come destra, sinistra, sovranisti, europeisti. Lavoriamo su tre priorità: salute, lavoro e ritorno alla vita”, conclude.