Coronavirus: 1 caso su 5 in Italia è di variante inglese
L’Istituto Superiore della Sanità e il Ministero della Salute hanno richiesto alle Regioni una ricerca: l’esito conferma i timori sulla variante inglese
Circa un positivo su cinque in Italia è stato contagiato dalla variante inglese del Covid-19. È quanto emerge dallo studio condotto dalle Regioni su richiesta dell’Istituto Superiore della Sanità e dal Ministero della Salute. I risultati dell’indagine straordinaria condotta tra il 3 e il 4 febbraio sono stati inviati all’ISS proprio ieri. Si tratta di una due giorni in cui gli esperti si sono soffermati su circa 3.600 test positivi per capire quanti di questi fossero stati contagiati dalla variante inglese.
Covid: la variante inglese più presente al Centro
Secondo quanto riporta Repubblica.it, il risultato è un dato medio abbastanza alto, anche se non c’è una costante nelle varie regioni. Nel report emerge chiaramente che la variante inglese sia stata riscontrata maggiormente nelle regioni centrali, ovvero tra Umbria, Marche, Abruzzo, Emilia e Toscana. I dati saranno oggi oggetto di revisione da parte del Comitato tecnico scientifico, che sarà chiamato ad aggiornare il governo ed indirizzare le prossime misure restrittive.
La variante inglese del Covid, infatti, secondo la comunità scientifica non è più letale della prima versione del Covid, ma è più contagiosa, ragion per cui è in grado di far alzare rapidamente l’Rt. A tal proposito, i dati dell’ultimo periodo non fanno registrare un forte aumento dei contagi, che sono abbastanza stabili, ma si teme che approfittando del ritorno alle zone gialle, possa favorire proprio la variante inglese facendo partire una vera e propria terza ondata del virus.