Belfast, scontri tra unionisti e indipendentisti: 55 poliziotti feriti
Per la sesta notte di fila, la capitale dell’Irlanda del Nord è stata teatro di scontri tra gli unionisti (fedeli a Londra) e gli indipendentisti che vorrebbero il ricongiungimento con Dublino. A scatenare le sommosse, l’accordo su Brexit che ha di fatto creato una barriera doganale tra l’Irlanda del Nord e la Gran Bretagna, ma
Per la sesta notte di fila, la capitale dell’Irlanda del Nord è stata teatro di scontri tra gli unionisti (fedeli a Londra) e gli indipendentisti che vorrebbero il ricongiungimento con Dublino. A scatenare le sommosse, l’accordo su Brexit che ha di fatto creato una barriera doganale tra l’Irlanda del Nord e la Gran Bretagna, ma che ha evitato la creazione di un nuovo “hard border” nell’isola: un confine abolito con gli accordi del venerdì santo del 1998 e che ha reso libera la circolazione di persone e merci tra Dublino e Belfast. A scatenare gli incidenti, verificatisi lungo il muro che separa la comunità protestante (filo-inglese) e quella cattolica (filo-irlandese), sono stati gli unionisti, i cui gruppi paramilitari hanno minacciato di morte gli agenti della dogana. Al momento sono 55 gli agenti di polizia rimasti feriti.