Piano vaccinale in Puglia: over60 senza prenotazione dal 12 aprile
Tre le disposizioni che modificano il piano vaccinale della Puglia. Lo scopo è velocizzare la percentuale di vaccini somministrati nella regione
11 Aprile 2021 13:46
Cambia il piano vaccinale della Puglia. Lo ha comunicato con una circolare inviata alle Aziende Sanitarie Locali (Asl) la Cabina di Regia della regione. La novità principale consiste nella possibilità, per chi ha più di 60 anni, di accedere alla somministrazione del vaccino senza necessità di prenotazione.
Come si modifica il piano vaccinale della Puglia
Nel documento, firmato dall’assessore alla Sanità della Regione Pierluigi Lo Palco e dal direttore della Cabina di Regia Vito Montanaro, viene precisato che
«a partire dal 12 aprile (domani, ndr) l’accesso alla vaccinazione per tutte le persone di età superiore ai 60 anni che non si trovano in condizione di estrema vulnerabilità e/o di disabilità grave è consentito senza alcuna preventiva conferma di adesione o prenotazione».
Una decisione presa, come si legge nella circolare, tenuto conto dell’ordinanza del 9 aprile 2021 del generale Francesco Paolo Figliuolo del 9 aprile 2021. Nel testo dell’ordinanza il commissario straordinario all’emergenza COVID-19 precisa i criteri di priorità da seguire nella vaccinazione, sottolineando la precedenza per chi ha più di 80 anni, per chi è in condizione di “elevata fragilità”, per persone di età comprese tra i 70 e i 79 e, in seguito, per chi si colloca nella fascia 60-69 anni. Il vaccino utilizzato sarà quello di Astrazeneca.
La possibilità di somministrare il vaccino a tutti gli over 60 senza necessità di prenotazione è accompagnata da due ulteriori disposizioni:
- fino al completamento delle disponibilità giornaliere previste per ciascun centro vaccinale, deve essere garantita in tutti i punti vaccinali attivati nelle province pugliesi la somministrazione del vaccino di Astrazeneca per tutte le persone di età superiore ai 60 anni che non si trovano in condizione di estrema vulnerabilità e/o di disabilità grave;
- la garanzia della priorità di accesso ai centri di somministrazione per tutti coloro che hanno già aderito alla vaccinazione, seguendo dunque l’ordine di prenotazione.
Ciò che viene previsto nella circolare è inoltre il dovere, per le Aziende Sanitarie Locali, di ampliare il personale sanitario addetto alla somministrazione dei vaccini, coinvolgendo il personale medico attivo e quello già in pensione.
Nel comunicato stampa pubblicato sul sito della regione si legge che «per evitare sovrafflusso per la giornata di lunedì 12 aprile verranno vaccinati negli hub della Puglia tutti i cittadini pugliesi senza fragilità di 79 anni (nati nel 1942). Martedì 13 aprile la vaccinazione sarà aperta alla fascia dei 78 anni (nati nel 1943). Ovviamente sino ad esaurimento dei vaccini disponibili». Il completamento delle vaccinazioni per fasce di età permetterà di procedere con la vaccinazione per le fasce successive. «Si prega pertanto i cittadini che non rientrano nelle fasce di età indicate a non presentarsi presso gli hub vaccinali e ad attendere lo sblocco della loro annualità». Qui trovi il comunicato.
Perché la Puglia ha deciso di modificare il piano vaccinale
La decisione della Cabina di Regia della Regione è finalizzata ad accelerare la campagna vaccinale, inoculando il vaccino alle fasce di popolazione considerate più fragili. La Puglia è infatti terzultima per percentuale totale di dosi somministrate (77,1% di quelle consegnate, 748.330 su un totale di 970.745), realizzando dunque un risultato migliore solo di Calabria (73,5%) e Basilicata (75,5%). In totale sono state vaccinate 237mila persone (dato aggiornato all’11 aprile), corrispondenti a 18.93 dosi ogni 100mila abitanti.
La posizione della Puglia nella classifica regionale varia se si considera il solo dato della vaccinazione per fascia di età, collocandosi infatti quartultima per percentuale di vaccinazione della popolazione con più di 90 anni, tredicesima in quella 80-89, penultima in quella 70-79 e quindicesima in quella 60-69. Qui puoi trovare la classifica delle regioni.