Scontro Fedez-Rai: come si schierano i politici
Il caso Fedez sta inevitabilmente agitando le acque della politica: la Lega in imbarazzo, il centrosinistra si schiera con l’artista
Il caso Fedez-Rai è diventato rapidamente una questione politica. Dal palco del concertone per il Primo Maggio, l’artista ha attaccato direttamente alcuni esponenti della Lega per le loro uscite omofobe. E non è tutto, perché una volta sceso dal palco, Fedez ha anche mostrato sui propri canali social un video tramite cui ha denunciato un tentativo di censura nei confronti del suo discorso, inviato alla TV di Stato in anticipo per l’approvazione. La replica della Rai non si è fatta attendere: con un comunicato la direzione di Rai 3 afferma di non aver mai chiesto anticipatamente i testi agli artisti. Lo avrebbe fatto invece la società che ha organizzato l’evento.
Salvini a Fedez: “Prendiamo un caffè”
Intanto il tormentone è partito e non poteva non essere Matteo Salvini, chiamato in causa in prima persona, il primo a replicare. “Adoro la Libertà – esordisce su Facebook il leader della Lega – Adoro la musica, l’arte, il sorriso. Adoro e difendo la libertà di pensare, di scrivere, di parlare, di amare. Ognuno può amare chi vuole, come vuole, quanto vuole. E chi discrimina o aggredisce va punito, come previsto dalla legge. È già così, per fortuna. Chi aggredisce un omosessuale o un eterosessuale, un bianco o un nero, un cristiano o un buddhista, un giovane o un anziano, rischia fino a 16 anni di carcere. È già così. Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti”, l’appello di Salvini.
PD e M5S a difesa del rapper
Il Partito Democratico chiede invece spiegazioni alla Rai tramite il proprio segretario Enrico Letta. “Ci aspettiamo parole chiare, di scuse e di chiarimento”, dice l’ex premier. Poi il ringraziamento a Fedez per “le sue parole forti che rendono possibile rompere un tabù, cioè che non si può parlare di diritti perché siamo in pandemia”. Gli fa eco Nicola Zingaretti, governatore dem del Lazio: “Fedez ha citato frasi ed espressioni di alcuni politici della Lega. Forse ora se ne vergognano, ma certo la soluzione non può essere la censura di un artista”. “Ci sono esseri umani picchiati e offesi solo per quello che sono. Dovrebbe essere naturale approvare una legge che li tuteli. Questa è la legge Zan e va approvata”, aggiunge.
Solidarietà all’artista anche dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che definisce su Facebook il cantautore “una persona che in tutto quello che fa ci mette sempre il cuore. Ogni artista deve avere la possibilità di esibirsi liberamente, esprimendo le proprie idee e mostrando la propria arte. La musica è qualcosa di profondo che molto spesso ci permette di capire e affrontare problematiche legate alle persone e alla nostra società. La musica è libertà – aggiunge – trasmette emozioni e ci aiuta a comprendere, analizzare, maturare. Penso che il rispetto sia la cosa più importante e stia alla base di tutto, significa saper accettare le critiche e le idee diverse dalle nostre. E un Paese democratico non può accettare alcuna forma di censura”.
https://www.facebook.com/LuigiDiMaio/posts/4005784696124713?__cft__[0]=AZUuOpYIjm-2OjWcvUKoZNmx0aLAW5tNLJv1gdXTaq48dpKJTGT4_raM5ZNQM3mOGjOeqF8Yn3Ob4BYIJxnbSaBKon0Lvbj2ot9Ed0_jozOyKY010qbBK4iElIhlpBqHY3CKZ-tnvCOS2q3FoVndP9st&__tn__=%2CO%2CP-R