L’ex Ministro Gualtieri è pronto a sfidare Virginia Raggi a Roma
L’ex Ministro Gualtieri ufficializza la sua partecipazione alla primarie del PD per trovare lo sfidante di Virginia Raggi a Roma.
Carlo Calenda non è più l’unica candidato a guidare la Capitale d’Italia, e forse anche una tra le città più complesse da amministrare. Centrodestra e centrosinistra sono rimaste a lungo a guardare, in attesa di trovare il candidato perfetto in grado di battere la concorrenza e, allo stesso tempo, non rovinarsi l’immagine nel corso dei quattro anni alla guida di Roma. Ad aprire le danze oggi è stato l’ex Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che ha ufficializzato la propria intenzione a candidarsi alle primarie del Partito Democratico il prossimo 20 giugno.
Dopo settimane di trattative complesse, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle non sono riusciti a trovare un accordo. E il motivo è semplice: Roma è tra le poche città guidata dal Movimento 5 Stelle, con una Virginia Raggi che negli ultimi quattro anni è stata oggetto di critiche continue e costanti da parte di quel Nicola Zingaretti, ex segretario del PD, che guida la Regione Lazio e che tra i suoi assessori vanta anche due pentastellati, Roberta Lombardi e Valentina Corrado. Le tensioni tra Comune di Roma e Regione Lazio non si sono mai affievolite e appoggiare un candidato del PD per M5S significherebbe delegittimare il lavoro svolto da Raggi in questi ultimi quattro anni.
Allo stesso modo appoggia Virginia Raggi per il Partito Democratico significherebbe legittimare il lavoro da lei svolto alla guida della Capitale e ignorare le spesso feroci critiche mosse da Nicola Zingaretti nei confronti della sindaca di Roma. E allo stesso tempo incrinare l’alleanza già assodata in Regione. Nessuna delle due forze politiche se l’è sentita di scendere a compromessi e rinnegare quello che è accaduto in questi ultimi quattro anni tra Roma e la Regione Lazio.
Conte sempre più leader di M5S appoggia Virginia Raggi
Oggi il nuovo leader de facto del Movimento 5 Stelle, l’ex premier Giuseppe Conte, ha confermato l’appoggio totale a Raggi, dicendosi dispiaciuto del fatto che non si sia riusciti a trovare un accordo col PD e auspicando una maggiore compattezza tra le due forze politiche nel caso in cui si dovrà andare al ballottaggio:
Il Movimento 5Stelle su Roma ha un ottimo candidato: si chiama Virginia Raggi, il sindaco uscente. Il Movimento l’appoggia in maniera compatta e convinta, a tutti i livelli. Virginia sta dando un nuovo volto alla città. Dispiace che a Roma non si siano realizzate le condizioni per pianificare con il Pd una campagna elettorale in stretta sinergia. Non so chi verrà indicato dal Pd come candidato ufficiale e rispetteremo le loro scelte. Ci auguriamo però che la loro decisione non metta in discussione il lavoro comune che da qualche mese è stato proficuamente avviato a livello di governo regionale, che merita di essere portato a termine fino alla fine della legislatura nell’interesse di tutti i cittadini della Regione. La campagna elettorale che attende Roma sarà una sorta di primaria nel nostro campo, rispetto al campo del centrodestra. Dobbiamo agire in modo intelligente e fare in modo che in caso di secondo turno il dialogo privilegiato del Movimento con il Pd possa dare i propri frutti.
Zingaretti sfiderà Gualtieri per la guida di Roma?
Da giorni si vocifera una scesa in campo di Nicola Zingaretti, ma se il Movimento 5 Stelle ha già ufficializzato la ricandidatura di Virginia Raggi, il Partito Democratico dovrà passare per le primarie, in programma il 20 giugno prossimo. E Zingaretti non ha ancora sciolto la riserva. A farsi avanti, invece, è stato l’ex ministro Roberto Gualtieri, che via Twitter ha annunciato la propria partecipazione alle prossime primarie:
Mi metto a disposizione di Roma, con umiltà e orgoglio. Partecipo alle primarie del 20 giugno. Costruiamo insieme il futuro della nostra città: io ci sono!
La scesa in campo di Zingaretti per la guida di Roma potrebbe rappresentare una sconfitta per Virginia Raggi – e così il Movimento 5 Stelle perderebbe una delle poche città ancora rimaste a guida pentastellata – ed è proprio per questo motivo che l’ex segretario del PD, forte dell’alleanza con M5S in Regione sta tardando a sciogliere la riserva. Anche oggi le due assessore pentastellate hanno sottolineato come una sfida Zingaretti-Raggi potrebbe incrinare l’alleanza in Regione:
È innegabile il forte imbarazzo che una eventuale candidatura di Nicola Zingaretti per le Comunali di Roma porterebbe nella neonata alleanza regionale. La situazione che si verrebbe a creare (uniti in Regione e avversari a Roma con Zingaretti come candidato e presidente) sfiorerebbe il paradosso.
La palla è nelle mani del Partito Democratico, che dovrà decidere se affiancare a Gualtieri un candidato più debole, e quindi arrivare alla sfida Gualtieri-Raggi, o se tentare l’asso Zingaretti, con tutte le conseguenze del caso.
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