QUANDO?
E qui sorge la prima domanda: quando accadrà? A oggi non è ancora nota la data esatta in cui Ita prenderà il posto di Alitalia, che al momento sta comunque vendendo i suoi biglietti anche per il 2022. Ora, cercare di risolvere questo intoppo è compito dell’Italia. La soluzione offerta è che i biglietti venduti vengano rimborsati già dalle prossime settimane, ma rimane un enorme problema di liquidità. Stando ai conti fatti dal Corriere.it potrebbe addirittura trattarsi di 200 milioni di euro. Così facendo, l’unica soluzione sarebbe rimettere la questione nelle mani del governo Draghi, che dovrebbe emettere i rimborsi passando da un fondo speciale, di emergenza, o con il trasferimento dei passeggeri su altri voli, magari proprio della stessa Ita che potrebbe già aver fatto decollare i suoi aerei prima della fine di Alitalia.
L’IPOTESI
Un’ipotesi che però aspetta ancora il vaglio della Commissione europea nelle prossime settimane. Inoltre, proprio Bruxelles non ha accolto la proposta di Ita di acquistare il ramo aviazione di Alitalia, il comparto che comprende aerei, piloti e slot così come i biglietti prepagati, il carnet, perché questo rappresenterebbe un ‘elemento di continuità’ tra le due aziende. L’ipotesi portata avanti da Fabio Lazzerini, amministratore delegato di Ita, è che quest’ultima possa subentrare alla parte commerciale di Alitalia nei mesi di luglio-agosto, vendendo quindi i biglietti per conto di entrambe le compagnie. In questo momento, stando ad alcune indiscrezioni riportate da La Stampa, il ministero dello Sviluppo Economico è alla ricerca di due soci che possano facilitare la procedura di rimborso e (forse) rientrare poi in Ita.