Russia, al via le vaccinazioni anti-COVID a Mosca
Dopo la Cina, anche la Russia ha avviato la campagna di vaccinazione contro il COVID-19 senza attendere il via libera degli organi regolatori competenti. Il vaccino messo a punto proprio nel Paese, lo Sputnik V, è ancora in fase di test ma le autorità hanno deciso comunque di iniziare a somministrarlo ai pazienti più a
Dopo la Cina, anche la Russia ha avviato la campagna di vaccinazione contro il COVID-19 senza attendere il via libera degli organi regolatori competenti. Il vaccino messo a punto proprio nel Paese, lo Sputnik V, è ancora in fase di test ma le autorità hanno deciso comunque di iniziare a somministrarlo ai pazienti più a rischio e le principali cliniche di Mosca sono partite proprio in queste ore con le prime vaccinazioni.
Lo Sputnik V, almeno stando ai suoi produttori, ha un’efficacia del 95% e non provoca effetti collaterali significativi. Questo è bastato a convincere le autorità competenti a velocizzare i tempi e utilizzare le prime dosi prodotte sulle categorie di cittadini più a rischio di gravi conseguenze in caso di infezione da Sars-CoV-2.
Le scorte al momento sembrano limitate. La Russia dovrebbe riuscire a produrre fino a 2 milioni di dosi entro la fine del 2020, sufficienti a vaccinare circa un milione di cittadini. Alla prima dose ricevuta, infatti, ne dovrà seguire una seconda a 21 giorni di distanza.
Se in questa prima fase si è deciso di vaccinare le categorie più a rischio, da queste sono però esclude le persone che hanno avuto problemi respiratori nelle ultime due settimane, le persone con malattie croniche, le donne incinte e quelle che stanno allattando.