Crescono i contagi. Zona arancione rafforzata per Brescia, Bergamo e 14 comuni in Emilia-Romagna
Zona arancione rafforzata per la provincia di Brescia e 7 comuni della bergamasca. È arrivata la terza ondata della pandemia da COVID-19 ?
La curva dell’epidemia in Italia è tornata a salire in questi ultimi giorni e l’Italia è tornata a tingersi di arancione dopo qualche settimana di relativa calma sul fronte della pandemia, con le prime zone rosse che iniziano a susseguirsi di giorno in giorno. L’incremento dei casi COVID giornalieri che ogni giorno viene ufficializzato dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile punta di nuovo i riflettori sul Veneto e sulle province di Brescia e Bergamo in Lombardia, due delle Regioni italiane più colpite dalla prima e dalla seconda ondata della pandemia. E ora la storia rischia di ripetersi.
Zona arancione rafforzata tra Brescia e Bergamo
Oggi, di fronte all’aumento dei contagi, la vicepresidente della Regione Lombardia e assessora al Welfare Letizia Moratti ha annunciato l’istituzione di una zona arancione rafforzata per l’intera provincia di Brescia e per 7 comuni della provincia di Bergamo insieme al comune di Soncino, in provincia di Cremona, con l’obiettivo di mettere un freno al COVID-19.
Zona arancione rafforzata per le aree appena citate – Viadanica, Predore San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro e Gandosso in provincia di Bergamo – significa che alle normali misure previste per le zone arancioni si aggiunge la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e il divieto di recarsi nelle seconde case, così come un potenziamento dello smart working ove possibile, e l’obbligatorietà delle mascherine chirurgiche a bordo dei mezzi pubblici.
Le nuove misure scatteranno già a partire dalle 18.00 di oggi, martedì 23 febbraio 2021, non appena il presciente Attilio Fontana firmerà l’ordinanza anticipata in mattinata al Consiglio Regionale della Lombardia da Moratti:
Considerata l’ultima accelerazione nella provincia di Brescia, con l’aggravante delle varianti che nell’area sono presenti al 39% del totale dei casi, abbiamo concordato con Ministero della Salute una strategia di mitigazione e contenimento del contagio.
A Brescia è già arrivata la terza ondata della pandemia da COVID?
Oggi al Consiglio Regionale ha preso parte anche l’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, consulente per l’emergenza COVID-19 in Lombardia – oltre a Marche, Sicilia e Umbria – che ha parlato per la prima volta di una vera e propria terza ondata:
A Brescia evidentemente ci troviamo di fronte alla terza ondata. La provincia di Brescia ha un’incidenza, ovvero un numero di nuovi casi, doppia rispetto al resto delle province lombarde. Allo stato attuale la situazione è sotto controllo e gestibile rispetto all’autunno passato, in tutto il territorio regionale, tranne in provincia di Brescia, dove siamo di fronte alla terza ondata della pandemia. Uno stato che va aggredito immediatamente.
Ad aumentare in provincia di Brescia non sono soltanto i contagi, ma a catena anche i reparti di rianimazione e i reparti COVID più in generale stanno tornando sotto stress. Lo aveva già anticipato ieri il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, illustrando in conferenza stampa la situazione attuale:
Non sfugge a nessuno che al momento il numero di contagi a Brescia è in crescita da parecchi giorni e l’andamento adesso ha cominciato ad avere un impatto sulle strutture sanitarie, con un graduale incremento sui ricoveri.
L’istituzione della zona arancione rafforzata per le aree che al momento destano più preoccupazione è un primo tentativo di mettere un freno ai contagi senza però impattare in modo sostanziale sulla vita dei cittadini arrivando alla zona rossa.
Non solo Lombardia. Zona arancione rafforzata anche in 14 comuni dell’Emilia-Romagna
La zona arancione rafforzata, con misure più restrittive rispetto alla zona arancione, ma meno rispetto alla zona rossa, scatta anche per 14 comuni dell’Emilia-Romagna. Lo hanno deciso oggi la Regione e i sindaci dei comuni che in cui i contagi stanno incrementando più velocemente. Da giovedì 25 febbraio tutti i comuni che fanno capo all’AUSLS di Imola finiranno in zona arancione:
- Imola
- Castel San Pietro
- Medicina
- Mordano
- Castel Guelfo
- Dozza
- Casalfiumanese
- Fontanelice
- Borgo Tossignano
- Castel del Rio
A questi se ne aggiungono quattro in provincia di Ravenna, confinanti con la zona arancione rafforzata della provincia di Imola e coinvolti dalle nuove misure: Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda e Riolo Terme.