Un’altra vittima della polizia USA: una 16enne afroamericana di Columbus
Poliziotto ferisce mortalmente con 4 colpi di arma da fuoco Ma’Khia Bryant, 16enne che stava litigando con una coetanea brandendo un coltello
Nelle stesso ore in cui Derek Chauvin veniva dichiarato colpevole dell’omicidio di George Floyd, un agente di polizia dell’Ohio ha ucciso a colpi di arma da fuoco una 16enne afroamericana. La vittima è stata identificata in Ma’Khia Bryant, 16 anni: la polizia è intervenuta in seguito ad una segnalazione per tentativo di accoltellamento alle 16:45 di ieri. Lo riferisce il quotidiano locale Columbus Dispatch e sui social network sono circolati già i primi video dell’accaduto.
Agente apre il fuoco contro la 16enne Ma’Khia Bryant
Da quanto emerge dai brevi filmati condivisi sui social network, ripresi dalla bodycam di uno degli agenti, mentre alcune persone si trovano in piedi lungo un vialetto, Bryant litiga con una coetanea brandendo un coltello. Nella colluttazione la ragazza spinge per terra la rivale ma al contempo lascia andare l’arma: nonostante ciò, il poliziotto apre il fuoco lasciando partire quattro colpi che feriranno mortalmente la 16enne. Sul posto si è riunita nel giro di poche ore una folla inferocita: decine di persone, intorno alle 20:30 hanno anche manifestato sul luogo dell’uccisione oltre che davanti alla centrale di polizia mostrando cartelli di Black Lives Matter.
Il precedente recente di Adam Toledo
L’episodio arriva tra l’altro a circa 20 giorni dall’uccisione di Adam Toledo, 13enne rincorso in un vicolo da un poliziotto e raggiunto mortalmente da alcuni colpi d’arma da fuoco. Le indagini sono in corso e mirano a chiarire se l’agente abbia aperto il fuoco in maniera legittima. “È un giorno tragico nella città di Columbus. È una situazione orribile e straziante”, le parole del sindaco di Columbus, Andrew J. Ginther, che si è soffermata anche sul video dell’accaduto sostenendone l’importanza. Il capo della polizia locale, Michael Woods, ha difeso gli agenti affermando che possano aprire il fuoco per proteggere se stessi o terze persone. Un altro caso che aumenterà comunque le tensioni sociali già in atto.