Bielorussia, aereo di linea dirottato per la presenza a bordo di un oppositore politico

Roman Protasevich lo scorso novembre è stato inserito in una “lista di individui implicati in attività terroristiche” dai servizi di sicurezza bielorussi

23 Maggio 2021 21:00

In Bielorussia, un aereo della compagnia irlandese Ryanair è stato dirottato con la “scusa” di un allarme bomba per arrestare un dissidente politico. È accaduto a Minsk, la capitale bielorussa, dove un volo di linea è stato accompagnato a terra nel tratto tra Atene e Vilnius perché al suo interno vi era Roman Protasevich, un 26enne oppositore politico del regime di Aljaksandr Lukašėnko, famoso per essere stato un collaboratore di Nexta, il canale di informazione Telegram di di opposizione bielorusso.

L’azione di dirottamento è stata portata a termine su input dello stesso presidente bielorusso, che ha pubblicamente definito Protasevich “una minaccia per l’aviazione civile internazionale”. Arrestato appena atterrato, il giornalista rischia ora la pena di morte.

Roman Protasevich solo lo scorso novembre è stato inserito in una “lista di individui implicati in attività terroristiche” dai servizi di sicurezza bielorussi, proprio in seguito alla stagione di protesta che ha caratterizzato lo scorso autunno a Minsk per la rielezione di Lukašėnko.

Le reazioni

L’arresto del giornalista ha suscitato immediate reazioni da parte di politici nazionali e membri della comunità internazionale. A partire da Svetlana Tikhanovskaja, la lader dell’opposizione a Lukašėnko che su Twitter ha chiesto “il rilascio immediato di Raman, indagini dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile e sanzioni contro la Bielorussia”. Subito dopo sono arrivate le condanne dei tre più importanti organi politici dell’Unione Europea: Ursula Von der LeyenCharles Michel e David Sassoli, rispettivamente i presidenti della Commissione, del Consiglio e del Parlamento europei.

La Von der Leyen, in particolare, ha definito “assolutamente inaccettabile costringere il volo ad atterrare a Minsk. Tutti i passeggeri devono poter immediatamente continuare il loro viaggio verso Vilnius e la loro sicurezza deve essere garantita. Qualsiasi violazione delle regole del trasporto aereo internazionale deve avere conseguenze”. Per questo motivo, l’Unione Europea ha definito il “governo della Bielorussia responsabile della sicurezza di tutti i passeggeri e dell’aereo”. L’Alto rappresentante per la politica estera europeo, Josep Borrell, ha richiesto il rilascio immediato di tutti i passeggeri del volo dirottato (ancora fermi all’aeroporto di Minsk), e soprattutto il rilascio di Protasevich. Il ministro degli Esteri della Germania, poi, ha chiesto alla Bielorussia delle “spiegazioni immediate”, affiancando la Polonia che ha parlato di “terrorismo di Stato” da parte di Minsk.

Dall’Italia, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha espresso “ferma condanna per l’atterraggio forzato di un volo commerciale ad opera delle autorità bielorusse. Chiediamo il rilascio immediato di tutti i passeggeri a bordo. Si tratta di una violazione inaccettabile delle regole internazionali di navigazione aerea”.

Esteri