Bolzano anticipa il vaccino agli over 80: scarsa adesione tra gli operatori sanitari
Dopo la scarsa adesione degli operatori sanitari, la provincia di Bolzano inizia a somministrare il vaccino anti-COVID agli over 80.
La campagna di vaccinazione contro il COVID-19 procede con una certa velocità in quasi tutta Italia – 731.539 le vaccinazioni 16.00 di oggi – e anche chi era stato costretto ad uno stop temporaneo per mancanza di dosi è stato prontamente rifornito. Nelle prossime ore, inoltre, saranno distribuite anche le prime dosi del vaccino di Moderna. Ci sono però due casi un po’ particolari che emergono guardando i dati ufficiali: la Basilicata e la Provincia Autonoma di Bolzano, dove le percentuali delle dosi di vaccino somministrate rispetto al quantitativo a disposizione sono molto basse.
A Bolzano dal 27 dicembre scorso ad oggi sono state somministrate 6.557 dosi di vaccino a fronte di una disponibilità di 20.620, appena il 31,8% del totale. La colpa? Almeno in parte degli operatori sanitari che credono alle fake news sui vaccini e si rifiutano di aderire alla campagna di vaccinazione.
La decisione di Bolzano: vaccino subito agli over 80
Ad ufficializzare questa motivazione è stato oggi l’assessore alla Sanità della Provincia Autonoma di Bolzano Thomas Widmann durante la conferenza stampa nel corso della quale ha annunciato un cambio di strategia: vista la scarsa adesione degli operatori sanitari, l’Alto Adige inizierà subito a vaccinare gli over 80, secondo quanto previsto dal Piano Vaccini del nostro Paese.
Stiamo valutando diversi progetti per motivare gli operatori sanitari a vaccinarsi. Quello che abbiamo riscontrato nelle RSA è che molte collaboratrici, per lo più donne giovani, si stanno rifiutando di farsi vaccinare anche a causa delle fake news che circolano su Facebook. Una di queste sostiene che il vaccino contro il COVID-19 potrebbe compromettere una gravidanza, ma naturalmente non è così. Ci sono perplessità e paure, ma sono convinto che man mano che i loro colleghi si vaccineranno gli obiettori diminuiranno.
Widmann ha confermato che in Alto Adige non c’è una forte apertura alla cultura dei vaccini – “Basti pensare che solo il 18,7% degli operatori sanitari ricorre all’antinfluenzale, mentre nelle altre regioni italiane la quota si avvicina al 60%” – e che la scarsa adesione di fronte ad un vaccino appena immesso sul mercato era affatto una sorpresa.
Da qui la decisione annunciata oggi. Le dosi di vaccino non utilizzate per gli operatori sanitari saranno somministrate agli over 80, con la speranza che col passare del tempo anche gli operatori sanitari che hanno rifiutato di partecipare alla campagna di vaccinazione cambino idea.
L’assessore Widmann si pone un obiettivo piuttosto ambizioso: somministrare il 60% delle dosi a disposizione dell’Alto Adige entro questo fine settimana, e scongiurare così il rischio, di fronte a migliaia di dosi accumulate, che i nuovi carichi di dosi vengano reindirizzati a Regioni che, invece, si stanno dimostrando particolarmente virtuose in questa campagna di vaccinazione senza precedenti.