Boschi: “La sfida più importante è come usare i 200 miliardi di euro dell’UE”
Maria Elena Boschi dice che Italia Viva non vuole mandare in crisi il governo, ma si preoccupa delle sorti degli italiani.
Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera dei Deputati, è stata intervistata dal Tg4 e ha chiarito la posizione del suo partito, fondato da Matteo Renzi, nei confronti del governo, di cui fa parte con due ministre, Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, ministre rispettivamente dell’Agricoltura e della Famiglia.
Boschi ha detto che non è intenzione di Italia Viva mandare in crisi il governo Conte:
Noi non vogliamo aprire una crisi di governo. A noi interessa lavorare per il bene del Paese, mettere al primo posto l’interesse dei cittadini. Questa è la preoccupazione principale e per questo continuiamo a lavorare su quella che è la sfida più importante, e ce lo ha ricordato anche il Presidente della Repubblica nel messaggio di fine anno, che è come utilizzare bene i 200 miliardi di euro che arriveranno dall’Europa e che sono una grandissima responsabilità.
Quando a Boschi è stato chiesto se Italia Viva ritirerà la propria delegazione al governo, lei ha risposto:
Noi vogliamo andare avanti. Però siamo diversi dagli altri partiti. Per noi le poltrone sono importanti se servono a fare cose buone. Se le nostre idee non piacciono, non servono nemmeno le poltrone. Per noi sono importanti i vaccini, non i ministeri, i soldi per la sanità, non i sottosegretari. Vorremmo aprire le scuole, non una crisi di governo.
E poi sul Recovery Plan ha detto:
Siamo al lavoro sul Recovery plan. Al governo abbiamo mandato dei documenti scritti con le cose che secondo noi non funzionano, con delle proposte su come spendere questi soldi, anche perché il governo era un po’ in ritardo su questo piano. Adesso ci aspettiamo che il presidente del Consiglio trovi il tempo per risponderci. Quindi, andiamo avanti con le nostre idee e le nostre proposte.
Quando le è stato chiesto cosa dovrebbe fare il Premier Giuseppe Conte, lei ha replicato che dipende da lui, è al Presidente del Consiglio che spetta decidere e che “su tanti temi che noi abbiamo posto in modo puntuale ci aspettiamo che il governo risponda“.