Calabria, scuole elementari a rischio chiusura? Spirlì chiede i dati alle famiglie
Il presidente della Calabria: “Comunicatemi le scuole dei vostri figli chiuse per contagi dal 1 gennaio 2021”. Sui social esplode la polemica
Nella giornata di sabato le preoccupazioni per l’avvento di una terza ondata di contagi da coronavirus ha portato all’ordinanza di Antonino Spirlì, il presidente facente funzioni della Calabria, sulla proroga della didattica a distanza delle scuole calabresi. Il nuovo obbligo è inserito nella ordinanza numero 8 che dispone “ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19“. Dunque, didattica in presenza al 50% prorogata fino al 13 marzo 2021 in tutte le scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie, nelle scuole di istruzione e formazione professionale e nelle università.
Intanto, sui social esplode la polemica sulla richiesta di Spirlì alle famiglie sulle scuole chiuse per contagio in Calabria.
LA SITUAZIONE
L’indice Rt in Calabria è risalito a 1.01 nell’ultimo monitoraggio dell’Iss, ma quello che preoccupa Spirlì è la presenza nel territorio delle varianti. Molti presidenti stanno decidendo di chiudere gli istituti per lo stesso motivo e in settimana, durante l’incontro Stato-Regioni, lo stesso presidente della Calabria aveva già palesato il rischio di sospensione della didattica in presenza ai ministri Gelmini e Speranza. Nella serata di sabato è stata firmata l’ordinanza. Alla base della decisione di Spirlì c’è, tra le altre cose, il contenuto del report 41 del ministero della Salute, secondo cui, “in riferimento alla situazione epidemiologica nazionale, e alla luce dell’aumentata circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità e del chiaro trend in aumento dell’incidenza su tutto il territorio italiano, sono necessarie ulteriori urgenti misure di mitigazione sul territorio nazionale e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari“.
SCUOLE ELEMENTARI E LA RICHIESTA SUI SOCIAL
L’ipotesi chiusura resta per le scuole elementari. Dopo l’ordinanza sono emerse polemiche sulla mancata chiusura degli istituti per i più piccoli e la questione è finita sul tavolo dell’Unità di crisi, convocata per oggi proprio dal presidente facente funzioni Nino Spirlì che ne ha dato comunicazione attraverso la sua pagina Facebook.
Leggo accorati appelli e commenti polemici sulla mancata chiusura delle scuole dei più piccoli. Probabilmente dimenticate che su quelle scuole c’è un pronunciamento del Consiglio di Stato, a seguito di un ricorso al TAR da parte di GENITORI.
Per lunedì mattina, a tal proposito, ho convocato d’urgenza una riunione dell’Unità di Crisi. Ho chiesto di poter visionare dati sui contagi e sulle chiusure delle scuole avvenute nell’ultimo mese, dopo del pronunciamento del CdS.
Sapete bene tutti come la pensi: ma l’eventuale (non impossibile) ordinanza che riguardi le scuole dei più piccini deve essere motivata con l’uso di dati che vengano da CTS e/o da ASP, USR, o altra istituzione competente.
Se avremo, e non ne dubito, conforto nei dati, tuteleremo ancor più i nostri piccolini
Ma poche ore dopo il primo post, Spirlì ha messo sul piatto una nuova comunicazione, chiedendo i dati sulle scuole chiuse alle famiglie sempre su Facebook: “Per maggiore sicurezza, per favore comunicatemi le scuole dei vostri figli chiuse per contagi dal 1. gennaio 2021. Grazie“.
Una richiesta che ha scatenato l’ironia sui social e le polemiche degli utenti. Questi alcuni dei commenti che si leggono sulla sua pagina: “Questi dati non dovrebbe chiederli a chi di dovere e non sui social. La salute è cosa seria non siamo al bagaglio se lo ricordi. La smetta di fare propaganda“. O: “Mi sembra alquanto singolare che le informazioni debbano essere diffuse a mezzo social. La completezza e la certificazione dei dati chi la fa? Si informi prego presso i canali ufficiali“.
LA POLEMICA
Alle critiche arrivate, Spirlì in una diretta sul social network ha replicato con toni non proprio morbidi.
Era una precisa richiesta ai genitori, alle famiglie perché stamattina – ha detto Spirlì – c’è una unità di crisi a cui arriveranno i dati ufficiali delle Asp, dell’Anci, degli uffici regionali ma voglio avere anche il rapporto chiaro, diretto e preciso con chi è impossibilitato a partecipare all’unità di crisi, cioè i genitori. La cosa incredibile è che quelli che si sono scandalizzati appartengono a due famiglie politiche: la prima è quella dei piddini che criticano un mezzo democratico mentre una volta ci si confrontava nelle piazze e nelle sedi di partito. Il secondo popolo che si scandalizza – ha affermato il presidente ff della Regione Calabria – è quello dei grillini, che usano il computer addirittura per decidere se devono entrare o meno in un governo o per scegliere il nome del presidente del Consiglio.