Caso Becciu: arrestata Cecilia Marogna
Cecilia Marogna arrestata a Milano dalla Guardia di Finanza in seguito ad un mandato di cattura internazionale emesso dagli investigatori vaticani
È stata arrestata a Milano, nella tarda serata di ieri, Cecilia Marogna. La Guardia di Finanza ha posto le manette ai polsi della 39enne in seguito ad un mandato di cattura internazionale emesso dagli investigatori del Vaticano tramite l’Interpol. La Marogna, esperta in relazioni diplomatiche, è finita al centro di uno scandalo finanziario ormai noto come “caso Becciu” e che sta macchiando l’immagine della Santa Sede. Alcune inchieste giornalistiche, in particolare una della trasmissione Le Iene, hanno portato alla luce bonifici per 500 mila euro ricevuti dalle casse del Vaticano.
Cecilia Marogna e il cardinale Angelo Becciu
Nello specifico, i bonifici riguarderebbero operazioni umanitarie segrete in Asia e Africa, ma che in realtà sarebbero finiti almeno per la metà in acquisti di beni di lusso. L’accusa è dunque di peculato per distrazione di beni. Stando alla ricostruzione degli investigatori, la Marogna avrebbe approfittato di un rapporto fiduciario instaurato nel 2016 con la segreteria di Stato Vaticana, quando era sostituto il cardinale Angelo Becciu. Presentatasi come esperta in relazioni diplomatiche, oltre che come mediatrice nelle crisi internazionali, la donna ha ottenuto una lettera firmata da Becciu che la accreditava come persona di sua fiducia.
I bonifici per “missioni umanitarie”
Tramite questa missiva, alla Marogna avrebbe potuto attingere ad ingenti somme di denaro (versamenti con causale “contributo per missione umanitaria”) tra il dicembre 2018 e il luglio 2019 attraverso la Logsic, la società “fantasma” con sede a Lubiana di cui è amministratrice. Finiti sulle tracce di questa società, gli stessi inviati de Le Iene non sono riusciti ad ottenere informazioni approfondite, confermando in sostanza che vi sia un alone di mistero sulla vicenda.