Che cosa si può fare nei giorni “arancioni” (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio)?
Il governo ha chiarito con delle Faq che cosa sarà possibile fare nei giorni arancioni durante le festività natalizie.
Il governo ha pubblicato delle “Faq” sul Decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172, il cosiddetto “Decreto Natale” e dalle spiegazioni che fornisce si riesce a capire che cosa sarà possibile fare nei giorni in cui l’Italia sarà zona arancione, ossia quei giorni compresi tra il 24 dicembre e il 6 gennaio, che non sono né festivi, né prefestivi.
In pratica il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio sarà possibile spostarsi nel proprio Comune liberamente tra le ore 5 e le ore 22, quindi si potrà anche andare a fare visita a parenti e amici senza limitazioni.
Però il governo precisa che in quegli stessi giorni si possono anche andare a trovare amici e parenti che sono in un Comune diverso dal proprio, purché sia nella stessa Regione, sempre tra le 5 del mattino e le 22 di sera, ma nel limite massimo di due persone più eventuali minori di 14 anni o persone non autosufficienti conviventi con quelle due persone che si spostano.
Chi vive in Comuni piccoli, cioè fino a 5mila abitanti, sempre nell’orario 5-22, può spostarsi entro i 30 km dal confine del proprio Comune e può farlo eventualmente anche in un’altra Regione, ma con il divieto di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia. Questi spostamenti potranno essere fatti anche per fare visita a parenti e amici.
Per quanto riguarda invece gli spostamenti verso le proprie seconde case, essi sono sempre consentiti a un nucleo familiare convivente, purché la seconda casa si trovi nella stessa Regione.
Ci si può spostare nella seconda casa anche se essa è una multiproprietà, purché però ci sia un solo nucleo familiare convivente per volta.
In pratica, rispetto ai precedenti DPCM, il Decreto Natale ha qualche piccola apertura in più per quanto riguarda gli spostamenti tra Comuni quando si è in zona arancione, anche se ormai si parla di giorni arancioni. Quindi ci sono diverse possibilità per far visita a parenti e amici anche se si trovano in altri Comuni e si può andare nella seconda casa senza problemi, purché ci si rechi con i proprio congiunti conviventi e purché sia nella stessa Regione.