Conte: “Sistema di monitoraggio è la nostra bussola. Ecco le regioni gialle, arancioni e rosse”
Quello che ha detto il Premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa del 4 novembre 2020 sul DPCM firmato il giorno prima.
Il Premier Giuseppe Conte ha esposto oggi i contenuti del DPCM che ha firmato ieri, 3 novembre 2020, e ha illustrato la divisione delle regioni per aree a seconda del livello di rischio di diffusione del coronavirus. Il Presidente del Consiglio ha detto:
Il virus sta circolando, forte e violento. Nell’ultima settimana monitorata dal 19 al 25 ottobre il numero di nuovi casi è quasi raddoppiato rispetto alla settimana precedente. L’Rt è aumentato fino a una media nazionale dell’1,7. Rispetto alle persone contagiate è vero che sale il numero degli asintomatici e diminuisce quello di coloro che vanno in terapia intensiva, ma i numeri complessivi sono in aumento e molte regioni già nelle prossime settimane potrebbero superare le soglie critiche.
E ha aggiunto:
Dobbiamo necessariamente intervenire. Oggi, a differenza della prima ondata, disponiamo di un piano di monitoraggio della curva molto elaborato, che è la nostra bussola. Se introducessimo misure uguali in tutta la nazione produrremmo un doppio effetto negativo, sia per le ragioni a maggior rischio, sia per le aree dove, invece, la situazione è meno grave. Per questo abbiamo individuato tre tipe di aree, gialla, arancione e rossa.
Le misure entrano in vigore venerdì 6 novembre per dare “un tempo congruo per organizzare le attività” e resteranno in vigore fino al 3 dicembre. Il ministro Speranza ha adottato un’ordinanza per individuare le aree che poi lo stesso Conte ha elencato, illustrando per ogni tipologia di area le relative restrizioni.
Questa è la divisione delle regioni per tipologia di area:
Gialle: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Veneto, Toscana, Sardegna, Umbria, Provincia di Trento, Provincia di Bolzano.
Arancioni: Puglia e Sicilia.
Rosse: Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle D’Aosta.
Per le aree gialle valgono solo le restrizioni nazionali, per quelle nell’area arancione vengono vietati gli spostamenti in entrata e uscita dalla regione e tra i comuni, inoltre bar e ristoranti restano chiusi sempre, possono solo effettuare consegne e domicilio. Nelle aree rosse sono vietati anche gli spostamenti all’interno dei comuni.
Ovviamente sono sempre ammessi gli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, di salute o per necessità.
Non abbiamo alternative, comprendiamo il disagio, ma dobbiamo tenere duro. Siamo già all’opera per mitigare gli effetti negativi che queste restrizioni avranno a livello economico.
E ha annunciato un decreto Ristori-bis. Poi, rispondendo alle domande, ha detto che non sta assolutamente pensando a rimpasti di governo e ha specificato che il monitoraggio potrà essere effettuato anche a livello provinciale, ossia che possano esserci delle differenziazioni all’interno di una singola regione.
Conte ha detto che vale ancora la raccomandazione a non andare a trovare persone diverse dai conviventi, anche nelle aree gialle. Tuttavia sembra che non sia esplicitamente vietata e dunque sanzionata la visita ai congiunti, ma comunque è raccomandato di non farla.