Coronavirus, Zaia: “Siamo in guerra. Indispensabili i test per l’autodiagnosi”
Il governatore del Veneto ha rilasciato un’intervista a “La Verità”.
Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha rilasciato un’intervista a La Verità e ha parlato della lotta al coronavirus che in questo periodo sta vivendo la sua seconda ondata. Il governatore di una delle regioni più colpite dal virus ha detto:
Siamo in guerra. Il piano di sanità pubblica funziona se i cittadini potranno farsi l’autodiagnosi. Il Veneto è già pronto per un test di questo tipo, lo stiamo sperimentando e presto porremo la questione.
E sui test rapidi ha spiegato ancora:
Ci sono 20 multinazionali che producono i test rapidi e soprattutto i test di autodiagnosi certificati da enti internazionali. Non c’è più nulla da inventare o da sperimentare. Ma noi siamo ancora fermi perché prendiamo il prodotto certificato dalla Fda negli Usa e ci mettiamo come il piccolo chimico a ricontrollare tutto.
Rispondendo ad alcune critiche giunte di recente nei confronti delle regioni, Zaia ha detto:
Dire che le Regioni hanno dormito significa non conoscere la verità (…). Le regioni hanno sempre votato tutti i provvedimenti del governo, mai una che si sia rivolta al Tar. Dopo tutti questi mesi di grande collaborazione non ci meritiamo un atteggiamento del genere. E non mi sembra che le Regioni si siano mosse male. Se qualcuno lo ritiene faccia nomi e cognomi. Ma non accetto lezioncine e tirate d’orecchi.
Poi ha fatto ancora una volta una raccomandazione ai suoi concittadini:
Ai cittadini dico: usate la mascherina. Per fortuna, con questo virus la prevenzione non si fa prendendo pastiglie
E ha sottolineato un dato relativo alla sua Regione:
Degli 11mila medici in Veneto, solo l’1,8% si è infettato di Covid, pur lavorando in mezzo a pazienti Covid, proprio perché usava la mascherina.