COVID-19, come cambieranno le misure in vigore dall’8 ottobre?
Quali cambiamenti dobbiamo aspettarci dal nuovo DPCM in arrivo entro il 7 ottobre? L’obbligo di indossare le mascherine all’aperto sembra scontato.
Il DPCM attualmente in vigore, quello firmato il 7 settembre dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal Ministro della Salute Roberto Speranza, scadrà il prossimo 7 ottobre e a partire dal giorno successivo, visto che la curva dell’epidemia in Italia sta continuando a salire in modo preoccupante, saranno necessarie nuove misure, più limitanti di quelle attualmente in vigore, per limitare il più possibile la diffusione del contagio ed evitare situazioni ben più gravi come quanto sta accadendo in Francia o in Spagna.
Entro mercoledì prossimo, però, sarà firmato un nuovo DPCM ed è sui contenuti di quel DPCM che si susseguono le indiscrezioni in queste ore. Cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo testo? L’ipotesi di un nuovo lockdown è stata esclusa a più riprese ed è prematuro, al momento, parlare di chiusure locali.
La situazione in Italia non è ancora così grave da richiedere limitazioni così pesanti, ma col passare delle ore appare sempre più probabile che il governo decida di seguire l’esempio di alcune Regioni italiane, introducendo l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto in tutto il territorio nazionale.
Mascherine obbligatorie anche all’aperto?
Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia hanno già introdotto l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto in qualsiasi circostanza, salvo pochissime eccezioni che riguardano i bambini al di sotto dei 6 anni e chi sta svolgendo attività fisica all’aperto.
Sembra naturale, quindi, che quell’obbligo venga esteso a tutto il territorio nazionale. E sembra che quella sia l’intenzione dell’esecutivo di Giuseppe Conte.
Chiusura anticipata dei locali notturni?
Il passaggio successivo, già fatto da diversi Paesi UE, è quello di limitare l’apertura dei locali in cui è più probabile che si creino degli assembramenti, dai bar ai pub, passando per ristoranti. Stando alle indiscrezioni non ci sarebbe ancora un accordo su questo aspetto, ma non è esclusa la possibilità di imporre a questa tipologia di locali una chiusura a partire dalle 23.00.
Questo potrebbe non essere l’unico limite imposto ai locali. Seguendo l’esempio della Campania, infatti, il governo potrebbe limitare gli ingressi in ristoranti, bar e locali pubblici di intrattenimento: gruppi composti da non più di 6 persone, simile alla tanto criticata e discussa “regola dei 6” introdotta in Regno Unito.
Multe più salate per i trasgressori?
E, sempre seguendo l’esempio del Regno Unito, il governo potrebbe decidere di inasprire le multe per i trasgressori, attualmente fissate a partire dai 400 euro.