Covid-19: come sono cambiati i sintomi in un anno
A distanza di più di un anno dall’arrivo del coronavirus in Italia i sintomi sono cambiati: stanchezza nausea e vomito quelli più frequenti
A più di un anno dalla prima apparizione del Covid-19 in Italia, il virus si è modificato anche nei sintomi con cui si manifesta nei positivi. Le varianti sono ormai le protagoniste dei nuovi contagi, ma oltre ad essere più virali, sembra che queste nuove versioni del coronavirus si manifestino in modo diverso. Lo scrive chiaramente l’Office for national statistics e lo conferma il Ministero della Salute sul proprio sito ufficiale: meno febbre e tosse, ma più spossatezza, stanchezza, nausea e vomito. E anche la perdita di gusto e olfatto (che per un malato su 10 diventa definitiva) sembra essere meno frequente.
Covid-19: le mutazioni anche nei sintomi
Rispetto a 12 mesi fa, insomma, il Covid-19 ha è mutato anche negli effetti che ha sull’uomo: sono sempre più frequenti, infatti, i malati che segnalano malessere generale, mal di testa, dolori addominali e muscolari, ma anche complicanze gastrointestinali, mentre febbre, raffreddore, tosse e in generale problemi respiratori stano diminuendo di frequenza. La mutazione è stata confermata anche da uno studio del ministero della Salute britannico, che ha esaminato circa 19mila malati e quasi un paziente su due non mostra almeno uno dei sintomi tradizionalmente legati al virus, ovvero febbre, tosse e perdita di gusto o olfatto.
I sintomi legati all’abbassamento dell’età media dei malati
La nuova ondata di covid, che tra l’altro rispetto alla precedente colpisce maggiormente le persone giovani, si manifesta con disturbi gastrointestinali, vomito e diarrea, mentre il mancato riconoscimento di odori e sapori sta diventando meno frequente. C’è da segnalare, però, che in realtà i disturbi gastrointestinali accompagnati da dolori addominali e dissenteria, erano state le caratteristiche principali del virus contratto dai più giovani anche nella prima ondata. Insomma, questi sintomi stanno diventando prevalenti man mano che il virus colpisce sempre più le giovani generazioni. Per gli approfondimento rimandiamo al sito ufficiale del ministero della Salute e agli altri organi informativi del governo e del Commissario all’emergenza.