COVID-19 e vaccino. Il piano dell’UE e l’elenco delle priorità
Chi saranno i primi a beneficiare del vaccino contro il COVID-19? L’UE fissa le priorità: i giovani in salute dovranno attendere.
Il vaccino contro il COVID-19 è in fase di test in diversi Paesi del Mondo e al momento è difficile prevedere quando arriverà il via libera per la somministrazione su larga scala. Sono almeno 11 i vaccini che hanno raggiunto in queste settimane la Fase III e i capi di stato e le autorità sanitarie di tutto il Mondo non fanno che lanciare ipotesi, dagli Stati Uniti con Donald Trump che continua a promettere le prime dosi per i cittadini entro la fine del 2020 al nostro Ministro della Salute Speranza che in queste ore ha parlato più realisticamente di notizie incoraggianti “non prima della prima parte del 2021“.
In attesa di buone notizie in tal senso, però, è doveroso mettere in piedi tempestivamente un piano di azione, fissando quali saranno le priorità una volta che il vaccino sarà universalmente disponibile. Dagli operatori sanitari e le persone impegnate in prima linea nella lotta al COVID-19 alle categorie considerate più a rischio, per arrivare poi gradualmente al resto della popolazione.
Va da sé, infatti, che i vaccini saranno distribuiti ad ondate man mano che si riuscirà a produrne e per evitare il caos bisognerà mettere in atto dei protocolli chiari che tutti i Paesi dovranno seguire. La dottoressa Soumya Swaminathan, ricercatrice capo dell’OMS, ha confermato proprio questo: una vaccinazione di massa e rapida contro il COVID-19 non sarà possibile.
La priorità l’avranno gli operatori sanitari e quelli in prima linea, su questo siamo tutti d’accordo. Ma anche in quei casi bisognerà stabilire chi corre i rischi più alti. Poi ci saranno gli anziani.
Scendendo di priorità, quindi, le persone più giovane e in salute potrebbero essere tra gli ultimi della lista. Se la tabella di marcia ipotizzata non subirà grossi slittamenti, quindi, “una persona giovane e in salute potrebbe non essere vaccinata contro il coronavirus fino al 2022“.
Come avverrà la distribuzione del vaccino in Europa?
L’Europa è intenzionata a bloccare fin dal principio la corsa al vaccino che vedrà sicuramente protagonisti gli Stati Uniti, almeno se Donald Trump dovesse venir confermando per un secondo mandato, e proprio in queste la Commissione UE sta assicurando i Paesi membri, Italia compresa, che tutti riceveranno il vaccino nello stesso momento, in maniera proporzionale alla popolazione:
Tutti gli Stati membri avranno accesso ai vaccini contemporaneamente sulla base delle dimensioni della popolazione. Il numero complessivo di dosi di vaccino sarà limitato durante le fasi iniziali della distribuzione e prima che la produzione possa essere aumentata.
La stessa Commissione UE ha già diffuso una lista delle priorità.
- Personale sanitario e dipendenti delle strutture sanitarie
- Persone con più di 60 anni
- Persone con stato di salute a rischio
- Lavoratori essenziali
- Persone che non possono rispettare il distanziamento sociale
- Gruppi socio-economici più svantaggiati
https://www.blogo.it/post/466553/covid-19-sileri-il-vaccino-non-prima-della-meta-del-2021