Covid, Casellati: “Troppi errori dal governo. Natale ancora senza regole certe per le famiglie”

“Il santo Natale è la festa delle famiglie che non sanno ancora con chi potranno viverlo. Vaccini? Italia ha ancora difficoltà con gli anti-influenzali”

18 Dicembre 2020 13:41

La seconda carica dello Stato, la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati (FI), attacca stamattina il governo e le sue politiche anti Covid. Sono stati commessi troppi errori, dice Casellati, tra l’altro esautorando il parlamento dalla sue prerogative.

Nel consueto discorso di fine anno davanti alla stampa parlamentare Casellati spiega: “A 10 mesi dall’inizio della pandemia, troppi sono i ritardi, le indeterminatezze e le disomogeneità nella riorganizzazione sanitaria. Sono errori che non possiamo permetterci di ripetere rispetto alla grande sfida che tutti attendiamo dalla distribuzione dei vaccini anti-Covid. Altri Paesi sono già operativi, mentre l’Italia ha ancora difficoltà sui vaccini anti-influenzali”.

“Prevale l’incertezza, non solo nella sanità”

Secondo le presidente del Senato: “In tanti settori, non solo nella sanità, l’incertezza con cui il Paese si muove è ciò che preoccupa di più i cittadini. Penso alla scuola riaperta a singhiozzo tra banchi con le rotelle e una rete di trasporti pubblici insufficiente. Penso all’economia, alle dinamiche occupazionali, ai redditi delle famiglie”.

Tuttavia: “Una finanza di emergenza basata su interventi assistenziali a pioggia non è la risposta che il Paese si attende. Serve piuttosto lavorare a un progetto Italia per il futuro, garantendo prospettive reali di crescita e sviluppo”.

Per Casellati comunque: “Il santo Natale è la festa delle famiglie, il momento degli affetti che si riuniscono. Le famiglie non sanno ad oggi se, quando e con chi potranno viverlo. È incomprensibile che gli italiani non sappiano come comportarsi”.

La presidente di Palazzo Madama chiede “regole anche ferree, ma certe, perché è inimmaginabile che ci si trovi all’ultimo momento di fronte al fatto di non potere portare un augurio ad un genitore anziano, solo e magari anche malato”.

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