Covid, monitoraggio ISS: “Rt in calo da 1.72 a 1.43, ma 20 regioni ad alto rischio”

I dati sul Covid-19 contenuti nella bozza del report dell’ISS e del Ministero della Salute con il monitoraggio della cabina di regia.

13 Novembre 2020 22:08

Indice di contagiosità in calo, ma quasi tutte le regioni a rischio. Sinteticamente è questo che emerge dalla bozza del report dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Sanità con il monitoraggio della cabina di regia sull’epidemia di Covid-19 in Italia. Questi dati fanno riferimento alla settimana dal 2 all’8 novembre 2020 e sono quelli su cui sostanzialmente ci si basa anche per stabilire i “colori” delle regioni, cioè per decidere se una regione deve essere considerata in area gialla, arancione o rossa a seconda di come risponde ai 21 parametri che servono per tale classificazione.

Nel report precedente l’Rt era a 1.72, nell’ultimo report si legge:

Nel periodo 22 ottobre-4 novembre l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1.43.

E poi ancora:

L’Rt puntuale stimato al 28 ottobre è pari a 1.37. Si riscontrano valori medi di Rt superiori a 1.25 nella maggior parte delle Regioni e superiori a uno in tutte Regioni e province autonome.

E dunque:

Seppur intensificandosi per gravità a causa di un aumentato impatto sui servizi assistenziali, mostra una lieve riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente che, sebbene ancora molto elevata, potrebbe costituire un segnale precoce di impatto delle misure di mitigazione, introdotte a livello nazionale e regionale dal 25 ottobre 2020.

L’indice Rt, quindi, varia di giorno in giorno, ma il trend è in calo, tuttavia questo non significa che le misure vanno allentate, perché, purtroppo, la pressione sugli ospedali è aumentata:

Nella maggior parte del territorio la trasmissibilità è compatibile con uno scenario di tipo 3. Si conferma pertanto una situazione complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con criticità in tutte le Regioni e province autonome.

Di conseguenza, vengono ripetute le solite raccomandazioni:

È necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone, in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile.

E ancora:

Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie, compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi.

E per quanto riguarda le regioni ad alto rischio si legge nel report:

Venti Regioni sono classificate a ‘rischio alto’ di una trasmissione non controllata e non gestibile di Sars-CoV-2.

L’unica regione che ha una classificazione complessiva di rischio “moderata” è il Molise.

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