Crisi di governo: oggi la resa dei conti. Le modifiche al Recovery Plan non soddisfano Renzi
Le modifiche al Recovery Plan non soddisfano Renzi: Bellanova e Bonetti vogliono più soldi per i loro ministeri. Oggi la crisi di governo?
La crisi di governo è sempre più vicina. La resa dei conti si avrà a partire dalle 18 di oggi, quando la nuova bozza del Recovery Plan, modificata nei giorni scorsi sulla base dei suggerimenti e delle proposte arrivate da tutte le forze di maggioranza, sarà discussa in Consiglio dei Ministri.
Se il buongiorno si vede dal mattino, però, Italia Viva è davvero pronta a sfilarsi dalla maggioranza e aprire una crisi di governo anticipata ormai da giorni. Le modifiche apportate al Recovery Plan, anche sulla base delle indicazioni arrivate proprio da Italia Viva, non sarebbero sufficienti per Matteo Renzi e per le due ministre lacchè dell’ex premier, Teresa Bellanova all’Agricoltura ed Elena Bonetti alla Famiglia.
Le Ministre di Italia Viva vogliono più soldi per i loro ministeri
Se Bonetti continua a rimanere piuttosto defilata, preferendo lasciare spazio al leader Renzi e alla prezzemolina Boschi, la Ministra Bellanova non perde occasione per confermare un rapporto ormai irrecuperabile. Anche questa mattina, con la nuova bozza del Recovery Plan tra le mani, la titolare dell’Agricoltura chiede più soldi e parla già al passato:
Ci sono problemi, interventi mancanti su agricoltura e tutela del territorio: per filiere e meccanizzazione servono almeno 4 miliardi, con 1,8 non è possibile. […] Stiamo facendo un grande sforzo perché per me il tempo è già finito.
Anche Bonetti, però, vuole più soldi per il suo ministero, fondi che nell’ultima bozza del Recovery Plan non sarebbero previsti. Anche per la titolare del Ministero della Famiglia, quindi, è pronta a fare il passo indietro chiesto da Renzi:
Per noi era fondamentale e io non ho trovato un euro in più e soprattutto viene un po’ sfumato all’interno della proposta. Non è detto quindi che il piano arrivato risponda davvero alla strategia.
Bonetti, come Bellanova, parla già al passato, come se tutto sia già stato deciso e il Consiglio dei Ministri di questa sera servirà a ben poco se non ad essere l’occasione in cui le due Ministre faranno un passo indietro e si tireranno fuori dal governo.
Italia Viva ha già deciso da tempo: è crisi di governo
Italia Viva ha già deciso che sarà crisi di governo. E non si tratta di una decisione presa oggi. Il partito guidato da Matteo Renzi ha posto le proprie condizioni alla fine dello scorso anno e qualsiasi tentativo di compromesso da parte del resto del Governo è stato accolto negativamente, segno che dietro a quelle richieste si nascondeva altro.
Renzi e i suoi lacchè avevano chiesto che la task force per la governance del Recovery Plan proposta da Conte venisse cestinata. Così è stato, ma Italia Viva è tornata alla carica contestando i troppi pochi fondi previsti per sanità, istruzione e occupazione giovanile. La nuova bozza ha tenuto conto di quelle richieste, anche se probabilmente non nella misura voluta da Renzi e dalle sue Ministre.
Ieri, però, mentre la nuova bozza veniva consegnata alle forze di maggioranza, da Italia Viva era arrivata un’ulteriore richiesta: Conte deve cedere la delega ai servizi segreti. Oggi, con la bozza disponibile, si torna a lamentare la scarsità dei fondi previsti per i settori identificati da Italia Viva e le due Ministre, messa per un attimo da parte la questione dei servizi segreti, tornano a battere sui pochi fondi a loro disposizione.
È evidente che se saranno aumentati i fondi a disposizione dei due Ministeri di Italia Viva – e così non sarà – il partito di Renzi tornerà alla carica con la delega ai servizi segreti e proseguirà così avanzando nuove richieste così da giustificare questo addio che Renzi ha già deciso da tempo.