Crisi di governo: col rimpasto un ministero alla Boschi?
Tra le ipotesi in caso del rimpasto di governo c’è il ritorno di Maria Elena Boschi, che avrebbe il ministero della Difesa
A metà settimana si terrà un importante Consiglio dei Ministri, intanto continuano a circolare indiscrezioni sulla possibile crisi di governo verso cui starebbe spingendo Italia Viva di Matteo Renzi. Il Movimento 5 Stelle ha già messo le mani avanti dichiarando che in caso di rimpasto non vuole che si tocchino i propri ministeri, ma è fin troppo evidente che per evitare di andare tutti a casa, qualcosa all’ex rottamatore bisognerà concedere. Non è una questione di poltrone, si è affrettato a dire l’ex premier, ma secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, qualche poltrona Italia Viva dovrebbe invece averla.
Senza passare dal Quirinale e da un Conte ter, tra le novità più importanti che potrebbero venir fuori da un rimpasto di governo potrebbe esserci il ritorno di Maria Elena Boschi, che dovrebbe ottenere il Ministero della Difesa. Si tratterebbe di un altro compromesso storico per il Movimento 5 Stelle, che per anni ha fatto dell’ex ministra uno dei suoi obiettivi preferiti in tante campagne mediatiche. Potrebbe perdere la poltrona Luciana Lamorgese, che lascerebbe l’incarico al dem Lorenzo Guerini, mentre su insistenza di Italia Viva e Partito Democratico il premier Conte rinuncerebbe anche alla delega ai servizi segreti.
Crisi di governo: rimpasto “soft” o profondo?
Questo lo scenario se fosse scelto il rimpasto “soft”, ma se dal vertice di maggioranza venisse fuori un allargamento delle poltrone, servirebbe un decreto legge ad hoc per superare il tetto di ministri e sottosegretari attualmente fissato a 65. A tal proposito, si pensa alla divisione in due del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (attualmente la poltrona è occupata dalla piacentina Paola De Micheli, PD). Per la prima delega il candidato numero uno sembra essere il renziano Ettore Rosato. Rosato che però è anche ritenuto il candidato numero due per la Difesa qualora non vi fosse il via libera a Boschi.
A rischio anche due ministeri del M5S: quello del Lavoro, attualmente vi è Nunzia Catalfo, e quello dell’Innovazione (Paola Pisano). Come sopra, i pentastellati sulle proprie poltrone non transigono.