Gentiloni: “In primavera arriveranno altri 20 miliardi dall’Europa per l’Italia”
Il Commissario Europeo Paolo Gentiloni ha parlato degli aiuti che l’Italia riceve dall’UE per contrastare gli effetti del croanvirus.
Anche Paolo Gentiloni ha partecipato oggi alla Festa del Foglio, una festa improntata all’ottimismo, nonostante il momento abbastanza drammatico che tutto il mondo sta vivendo ormai da mesi. Non c’è modo migliore di essere ottimisti che pensando ai soldi che arriveranno presto all’Italia dall’Europa.
A ricordare di quali aiuti sta usufruendo il nostro Paese ci ha pensato il Commissario Ue all’Economia, che durante il suo intervento ha ricordato che all’Italia è già arrivato un primo bonifico da 10 miliardi attraverso il meccanismo Sure, ma nella tarda primavera del 2021 arriveranno altri 20 miliardi grazie al Recovery Fund. Ci sarebbe poi il Mes, cui nessun Paese ha ancora deciso di ricorrere, ma Gentiloni a tal proposito ha detto:
Sarebbero un vantaggio per tutti i Paesi che hanno tassi più elevati rispetto a quelli che vengono concessi dalla Commissione europea.
Per quanto riguarda la crisi che tutto il mondo sta attraversando, Gentiloni ha detto che il coronavirus sta sottoponendo le democrazie occidentali a uno stress test senza precedenti e ha aggiunto:
Abbiamo davanti delle sfide davvero inedite, perfino il vaccino che è una speranza di tutti noi sarà una sfida. Se avremo la possibilità di vaccinare alcuni miliardi di esseri umani questo comporterà problemi economici, logistici e anche incognite sanitarie, perché non è mai capitato di avere un vaccino completamente nuovo da somministrare in tempo tanto ridotto.
Gentiloni ha anche spiegato che nel caso delle conseguenze che lascerà il coronavirus non si può parlare di necessità di un Piano Marshall, perché in quel caso si tratta di una guerra e “una guerra finisce e comincia la ricostruzione”, invece per l’attuale crisi “saremo chiamati ad affrontare ancora misure straordinarie di sostegno all’economia e soprattutto dovremo sostenere il sistema sanitario”.
Il Commissario UE all’Economia ha poi insistito sulla necessità di collaborare, di non accapigliarsi, ma “trovare convergenza e poi avere fiducia nei nostri sistemi democratici”.