Giro d’Italia 2020: Simon Yates si ritira, è positivo al Covid-19
Simon Yates costretto ad abbandonare il Giro d’Italia 2020 a causa della positività al Coronavirus. Testati anche i suoi compagni.
Primo caso di positività al virus Sars-Cov-2 che causa la Covid-19 in un grande giro: è successo al Giro d’Italia, di cui oggi è in programma l’ottava tappa, e lo sfortunato protagonista è Simon Yates, il ciclista britannico della Mitchelton-Scott.
Il Tour de France si è concluso senza alcun caso di positività, invece, purtroppo, al Giro ce ne è già uno dopo una sola settimana di corse. Simon Yates, 28 anni, dopo la tappa di ieri con arrivo a Brindisi, ha accusato qualche sintomo e si è subito sottoposto a due test, che hanno entrambi dato come esito la sua positività al coronavirus. È stato immediatamente isolato e ora dovrà osservare un periodo di quarantena, intanto i suoi compagni sono stati sottoposti ad analoghi test e sono risultati tutti negativi, ma continueranno a essere monitorati.
Yates, che quest’anno ha vinto la Tirreno-Adriatico a settembre, al Giro era attardato in classifica, 21° a 3′ 52″ dalla Maglia Rosa João Almeida della Deceuninck-Quick Step. Il britannico aveva accusato le prime difficoltà sull’Etna ed era ormai fuori dai giochi per la classifica generale, visto che, invece, tutti gli altri principali rivali sono a meno di due minuti da Almeida.
A spiegare bene la sua situazione è il medico della Mitchelton-Scott Matteo Beltemacchi:
I controlli della temperatura li facciamo tre volte al giorno, e dopo la tappa di venerdì Simon aveva qualche linea di febbre. E’ stato subito isolato seguendo tutti i protocolli del caso. La sua salute rimane la nostra prima preoccupazione, ha blandi sintomi ed è in buona salute.
E ha aggiunto:
Tutti gli altri corridori e i membri dello staff sono stati controllati e risultano negativi, ma monitoreremo ancora la situazione nei prossimi giorni per precauzione e faremo ulteriori test.
Ora la speranza è che non spuntino altri casi di positività sia nella squadra di Yates sia negli altri team, però è evidente che qualcosa nella “bolla” del Giro d’Italia non ha funzionato a dovere.