Israele si prepara ad un nuovo lockdown: “Siamo alla terza ondata, non abbiamo scelta”
La curva dei contagi ha ripreso a salire in modo rapido e preoccupante e Israele si prepara ad un nuovo lockdown, il terzo in pochi mesi.
Israele si prepara ad un nuovo lockdown, il terzo dall’inizio della pandemia da COVID-19 ad oggi. A poco più di tre mesi dal secondo lockdown, imposto nel Paese lo scorso 18 settembre dopo il preoccupante aumento dei contagi e dei ricoveri, è attesa per le prossime ore la difficile decisione del governo di Israele, anticipata in parte dal Ministero della Salute Yuli Edelstein, secondo il quale Israele sta ufficialmente affrontando la terza ondata e non ci sono alternative ad un nuovo lockdown nazionale.
Oggi, nel corso di una visita ad una casa di riposo mentre erano in corso le prime vaccinazioni, Edelstein è stato molto chiaro: “Abbiamo perso il treno e non si può sfuggire ad un nuovo lockdown“.
Siamo in una situazione critica. Ci vorranno dai due ai tre mesi affinché il programma delle vaccinazioni sia efficace. Abbiamo perso del tempo prezioso e lo stato delle infezioni ci dice che non abbiamo alternative al lockdown.
Israele verso il lockdown. Qual è la situazione oggi?
Oggi, martedì 22 dicembre, il Ministro della Salute ha ufficializzato 3.594 nuovi casi di COVID-19 nelle ultime 24 ore, un numero che non si vedeva dal 10 ottobre scorso, quando dopo il secondo e lungo lockdown la curva dei contagi era scesa drasticamente.
Le persone attualmente positive in Israele sono ad oggi 27.628, con 483 pazienti ricoverati con sintomi di cui 119 in terapia intensiva. Numeri, anche questi, che sono in lenta risalita ormai da giorni. Due settimane fa erano 328 i pazienti COVID-19 ricovrati, 91 quelli con supporto respiratorio. Il 15 dicembre, invece, quei numeri erano saliti rispettivamente a 391 e 101. Oggi, a sette giorni di distanza, i ricoverati con sintomi sono aumentati di oltre 100 unità e le persone che necessitano di ventilazione assistita sono aumentate di 20 unità.
L’indice di contagio RT ha raggiunto oggi in Israele 1.3 mentre il tasso di positivi sui tamponi analizzati nelle ultime 24 ore è stato del 4.2%, un balzo in avanti rispetto al 3% della settimana scorsa.
Le previsioni senza un lockdown in Israele
Israele ha raggiunto il picco di contagi il 27 settembre, in pieno secondo lockdown, con 6.276 nuove infezioni al giorno, ma secondo gli esperti questa terza ondata sarà ancora più violenta se non si prenderanno dei provvedimenti tempestivi.
Lo hanno previsto oggi gli esperti del Coronavirus Information Center di Israele, che nel rapporto diffuso oggi hanno stimato che “senza alcuna misura per limitare le diffusione del virus e alla luce dello stato attuale dell’infezione, Israele vedrà 10.000 nuovi casi al giorno entro la metà di gennaio“.
Il nuovo lockdown, complice anche il timore di fronte alla variante inglese del COVID-19 che sembra ormai ampiamente diffusa, potrebbe scattare già tra una manciata di ore. La decisione del governo sarà resa nota il prima possibile.