Kobe Bryant, la perizia: incidente causato da errore umano del pilota
Errore umano: lo sostiene la perizia del National Transportation Safety Board sull’incidente in elicottero in cui ha perso la vita Kobe Bryant
A causare l’incidente che ha portato alla morte di Kobe Bryant, della figlia Gianna e di altre 7 persone sarebbe stato un errore umano. L’elicottero del cestista statunitense, secondo quanto emerge dalla perizia realizzata dal National Transportation Safety Board, si sarebbe schiantato per un errore di valutazione da parte del pilota Ara Zobayan. Lo stesso, infatti, avrebbe deciso di attraversare un tratto nel quale imperversava una pericolosa perturbazione, nonostante fosse stato avvisato dai colleghi di evitare quel versante.
Nonostante gli avvisi giunti via radio, Zobayan ha deciso di proseguire per la sua rotta, trovandosi però in una situazione che lo ha disorientato fino a causarne l’incidente mortale. Un errore di valutazione letale, del quale c’era il sospetto, ma che oggi troverebbe conferma nella perizia della National Transportation Safety Board.
Kobe Bryant: la morte e i primi rapporti sull’incidente
Il 26 gennaio 2020, l’elicottero privato di Kobe Bryant è decollato alle 9:06 dall’aeroporto della Contea di Orange-John Wayne, in California, ma è precipitato poco dopo, alle 9:47 circa, a Calabasas, prendendo fuoco. L’incendio è stato spento dai vigili del fuoco locali alle 10:30 e poco dopo è stato confermato il decesso del cestista, della figlia Gianna e altre 7 persone. I primi rapporti delle autorità locali stabilirono che l’elicottero era precipitato per la fitta nebbia.