Lombardia zona arancione o gialla? Fontana fiducioso: “Dati molto incoraggianti”
La Lombardia è pronta per diventare zona arancione? Il governatore Fontana parla addirittura di zona gialla, ma i dati non sono così positivi.
La Lombardia è destinata a diventare a stretto giro zona arancione o gialla? Ne sembra convinto il governatore Attilio Fontana, secondo il quale i dati sull’andamento della pandemia di COVID-19 nella Regione da lui amministrata potrebbero permettere alla Lombardia di fare il doppio salto indietro e passare, dopo settimane di area rossa, all’area gialla.
Fontana sostiene ormai da settimane che la Lombardia sia pronta ad allentare in modo sostanziale le misure restrittive e oggi sembra convinto che quel passaggio alla zona arancione potrebbe avvenire già dal prossimo fine settimane, se i dati che saranno diffusi il 27 novembre confermeranno l’andamento positivo dell’epidemia nella Regione.
Intervenuto questa mattina a Zapping su Rai Radio 1, Fontana si è detto molto fiducioso, pur riconoscendo che quella decisione non spetterà a lui:
Noi dal 27 potremo chiedere di entrare nella zona arancione. I dati oggi addirittura ci accrediterebbero in zona gialla, ma io non voglio precorrere i tempi.
Troppo presto per allentare le misure in Lombardia?
I dati diffusi ieri sulla Lombardia hanno confermato 4.886 nuovi positivi emersi da 31.033 tamponi analizzati nelle 24 ore precedenti, con un rapporto 15,7% in linea con la media nazionale che viene tenuta alta anche dai numeri della stessa Lombardia.
Per il secondo giorno consecutivo le terapie sono scese, mentre i ricoveri per COVID-19 sono aumentati di sole 29 unità, seguendo l’andamento in calo che si sta registrando anche a livello nazionale.
Se i nuovi positivi sono in calo, ci aggiriamo ancora intorno alle 5mila unità al giorno. Numeri ancora alti che probabilmente non permetteranno alla Lombardia di diventare subito zona gialla, considerando anche che il Natale si avvicina e gli spostamenti in massa potrebbero portare ad un peggioramento più rapido della situazione rispetto ad altre Regioni classificate come arancioni o addirittura gialle.
Abbiamo già visto come sia durante la prima ondata che durante questa seconda ondata la Lombardia è una polveriera pronta ad esplodere che richiede maggiori cautele rispetto ad altre aree del Paese. Fontana resta convinto che i dati più recenti siano “sicuramente molto incoraggianti“, ma riconosce che non è il momento di accelerare i tempi.