Luis Suarez e l’esame di italiano: anche la Procura Federale apre inchiesta
“Con 10 milioni a stagione di stipendio non può non passare”. Il capo della Procura federale ha chiesto gli atti alla Procura di Perugia
L’esame di italiano svolto dal calciatore Luis Suarez per ottenere la cittadinanza del nostro Paese finisce nel mirino anche della Procura federale della Figc che ha aperto un’inchiesta sul caso. L’attaccante uruguayano avrebbe sostenuto un’esame farsa presso l’Università per stranieri di Perugia, vicenda sulla quale indaga già la magistratura ordinaria.
Ora il capo della Procura federale, Giuseppe Chinè, ha chiesto gli atti dell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Perugia secondo la quale, indagini della GdF alla mano, gli argomenti dell’esame di lingua italiana sostenuto dall’attaccante del Barcellona erano in realtà stati concordati in anticipo e persino il voto era stato già deciso prima dello svolgimento della prova.
L’inchiesta perugina vede tra gli indagati il rettore dell’Università per Stranieri di Perugia Giuliana Grego Bolli, non ancora convocata dagli inquirenti. Il suo legale intanto fa sapere: “La mia assistita è molto turbata ma fiduciosa che la sua posizione possa essere chiarita. Stiamo valutando l’opportunità di proporre richiesta di Riesame avverso il decreto di sequestro probatorio”.
L’avvocato del rettore, David Brunelli, interpellato dall’Adnkronos aggiunge: “Per quello che mi ha accennato la mia assistita il riferimento riportato nelle intercettazioni al ‘binario’ è a un binario culturale e niente altro”. Il presunto esame truffa di lingua italiana è stato svolto dal calciatore in data 17 settembre scorso. Luis Suarez non risulta indagato. Il decreto di sequestro probatorio della Procura di Perugia contiene anche l’ormai famosa intercettazione: “Non dovrebbe, deve, passerà, perché con 10 milioni a stagione di stipendio non glieli puoi far saltare perché non ha il B1”.
Suarez, dato in procinto di lasciare il Barcellona, ha una moglie di origini italiane e con il passaporto italiano otterrebbe lo status di cittadino comunitario per giocare anche altrove nelle massime serie europee. Le altre persone messe sotto inchiesta dalla Procura di Perugia sono il direttore generale dell’Università per Stranieri, la direttrice per la certificazione linguistica, l’esaminatore e una impiegata. Gli indagati sono accusati a vario titolo di rivelazione di segreti d’ufficio e falsità ideologica.