Capizzi (ME), focolaio di COVID-19 dopo festa abusiva di Natale. Almeno 58 positivi
Focolaio di COVID-19 in provincia di Messina dopo una festa abusiva in un locale di Nicosia (Enna) il 20 dicembre. Almeno 58 persone positive.
Gli effetti delle feste e dei raduni illegali in occasione del Capodanno si vedranno soltanto tra una manciata di giorni, ma in queste ore stanno emergendo, purtroppo, i contagi legati ai comportamenti del Natale. Il caso più emblematico è quello di Capizzi, comune italiano di quasi 3mila abitanti alle porte di Messina.
Lì nelle ultime ore è stato accertato un focolaio di COVID-19 che ha portato al decesso di un uomo di 68 anni le cui condizioni di salute, lo spiega il sindaco Leonardo Principato Trosso, si sono rapidamente aggravate dopo l’esito positivo del tampone rapido.
Oltre all’uomo, deceduto pochi giorni dopo il tampone, sono almeno 53 le persone risultate positive al tampone molecolare nel piccolo comune siciliano, mentre altre 10 sono in attesa di conferma del tampone molecolare dopo l’esito positivo del tampone rapido. Altre 21 si sono sottoposte a tampone molecolare e sono ancora in attesa dei risultati.
La festa abusiva in un ristorante di Nicosia
Tra le 53 persone di Capizzi ce ne sono diverse che, all’inizio delle festività natalizie, hanno preso parte ad una festa abusiva in un ristorante di Nicosia, in provincia di Enna. In quell’occasione, era il 20 dicembre scorso, furono 150 gli invitati alla festa illegale. E il virus non sarebbe arrivato soltanto a Capizzi da quell’incontro al ristorante, ma anche in altri comuni limitrofi.
Il numero delle persone positive al COVID-19 legate a quella festa, secondo le autorità sanitarie che stanno ancora ricostruendo con precisione la catena dei contatti, avrebbe toccato quota 58, ma ci sono ancora 25 tamponi di cui si attendono i risultati.
Non tutte le 58 persone che hanno ricevuto conferma della propria positività avevano preso parte a quella festa illegale, ma tra queste ci sono anche contatti diretti di persone che vi avevano preso parte e che, una volta tornate a casa, hanno contagiato i contatti più stretti.
Si valuta una mini-zona rossa a Capizzi dopo il 6 gennaio
Le operazioni di test sono ancora in corso e se il contagio dovesse rivelarsi più vasto di quanto accertato fino a questo momento, Capizzi potrebbe diventare la prima zona rossa d’Italia del 2021 a partire dal 7 gennaio, quando tornerà in vigore la divisione per colore delle singole regioni in base al rischio di diffusione del virus.
Il sindaco ha già messo le mani avanti:
La situazione è molto critica. Non possiamo permetterci di sottovalutare l’emergenza sanitaria che sta modificando le nostre abitudini di vita.