Addio all’ex partigiana Lidia Menapace
Lidia Menapace era ricoverata dopo essere risultata positiva al Covid. L’ANPI: “È un lutto per il tutto il Paese. Ciao Lidia, partigiana della democrazia”
L’ex senatrice e partigiana Lidia Menapace è morta a Bolzano all’età di 96 anni. L’ex parlamentare di Rifondazione Comunista, dal 2006 al 2008, era ricoverata da qualche giorno in ospedale dopo essere risultata positiva al Covid-19. Le sue condizioni erano molto gravi aveva spiegato l’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
Chi era Lidia Menapace
Nata nel 1924 a Novara, Lidia Menapace diventa staffetta partigiana in una formazione della Val d’Ossola assumendo il nome di battaglia di “Bruna”. Nel dopoguerra Menapace prosegue il suo impegno politico con la FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) e nel 1964 è la prima donna eletta, nelle fila della Democrazia Cristiana, nel Consiglio provinciale di Bolzano insieme a Waltraud Gebert Deeg.
Inoltre è la prima donna in assoluto a entrare nella giunta provinciale, come assessore agli Affari sociali e sanità. Volto noto del femminismo e del pacifismo italiano, l’ex partigiana si avvicinerà poi al Partito Comunista e a Il Manifesto fino alla sua esperienza parlamentare in Rifondazione Comunista. Dall’anno 2011 Lidia Menapace faceva parte del comitato nazionale dell’ANPI.
“Lidia non ce l’ha fatta. Il dolore è grande. È scomparsa una grande donna, coerente con quello che pensava” ha detto all’Adnkronos Gianfranco Pagliarulo, presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. “È un lutto per l’ANPI, è un lutto per il Paese. Ciao Lidia, partigiana della democrazia, della pace, dell’uguaglianza, dei diritti delle donne, cioè dell’umanità. Resterai nella coscienza e nell’impegno di tutte e tutti noi” l’omaggio dello stesso Pagliarulo sul sito dell’ANPI.
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